Passa ai contenuti principali

Biancaneve e i sette nani. 10 curiosità





Biancaneve e i sette nani è il primo lungometraggio di animazione nonché il primo ad essere prodotto dalla Walt Disney Production (il che lo rende il primo classico Disney).

Ispirato alla fiaba dei fratelli Grimm vede alla sua regia David Hand girato nel 1937 viene prodotto e distribuito il 4 febbraio 1938 negli Stati Uniti e l'8 dicembre di quello stesso anno in Italia.

1. La voce di Cucciolo

Nonostante siano stati fatti dei casting per la voce di Cucciolo e fosse stato scelto il doppiatore originale di Bugs Bunny, alla fine i produttori del film, non convinti al 100%, hanno preferito rendere muto il nano, piuttosto che abbinargli una voce non perfettamente adatta a lui.

2. Le sopracciglia

Poiché gli animatori consideravano magnificamente espressive le sopracciglia di Walt Disney, hanno deciso di modellare quelle dei nanetti seguendo quelle di Walt. Eccezion fatta per Gongolo, il quale presenta, invece, due folte nuvole bianche.

3. La paura

È indubbio che Biancaneve e i Sette Nani contenga alcune delle scene più spaventose della storia d’animazione Disney. Basti pensare a quando sembra che le frasche del bosco prendano vita e cerchino di intrappolare la fanciulla. Beh, sembra che i bambini di allora la pensassero esattamente così, visto che in seguito alla proiezione del film alla Radio City Music Hall di New York, molti sedili di velluto dovettero essere sostituiti poiché alcuni bambini rimasero talmente terrorizzati da farsi la pipì addosso.


4. La follia Disney

Quando Walt Disney iniziò a lavorare a questo nuovo progetto, nessuno credeva che potesse essere davvero un grandissimo successo, nemmeno la moglie. Per riuscire a finanziare il film, Walt dovette addirittura chiedere numerosi prestiti, oltre che ipotecare la casa. Tutti erano convinti che Biancaneve e i Sette Nani sarebbe stata la rovina di Disney, tanto da soprannominare il progetto come la Follia Disney. Alla fine, poi, sappiamo tutti come è andata. Con gli incassi del film, Walt è riuscito addirittura a costruire i Disney Studios a Burbank.


5. Il sequel

Dato il grandissimo successo conquistato da Biancaneve, un cortometraggio sequel era stato progettato. Si intitolava Snow White Returns (possiamo dire Il Ritorno di Biancaneve). Il film, però, non ha mai lasciato la fase di pre-produzione e non si sa come mai Walt Disney l’abbia accantonato.


6. Lo zoo

Caratteristica rimasta anche nel presente, basti pensare alla realizzazione della renna Sven di Frozen, durante la produzione, Walt Disney aveva creato una sorta di piccolo zoo nel lotto dove gli animatori lavoravano, così che potessero sempre avere un esempio vivente sotto gli occhi.


7. La stella di Hollywood

Biancaneve è uno dei pochi personaggi Disney ad essere stato onorato con la Stella della Hollywood Walk of Fame su Hollywood Boulevard. Tra gli altri troviamo Topolino, Paperino, Winnie The Pooh e recentemente anche Minnie.


8. Charlie Chaplin

Durante la prima al Carthay Circle Theater di Los Angeles, tra gli spettatori c’era anche Charlie Chaplin, oltre ad altri grandissimi attori che hanno fatto la storia del cinema come Cary Grant, Shirley Temple, Judy Garland, George Burns, Marlene Dietrich e Ginger Rogers. Il giorno dopo la premiere, l’artista dichiarò al Los Angeles Times che Cucciolo era “uno dei più grandi comici di tutti i tempi”.


9. L'età

Biancaneve è la più giovane principessa Disney. Dovrebbe avere intorno ai quattordici anni, anche se in una versione della storia ne ha addirittura la metà a inizio film. La fanciulla cresce poi durante il periodo in cui è sotto l’effetto della maledizione della strega.


10. Gli animatori

Biancaneve ha anche un altro primato: è la prima figura umana dalle sembianze realistiche mai creata. Inizialmente gli animatori si ispirarono a Betty Boop, ma i primi tentativi vennero bocciati da Walt perché troppo cartoneschi. Molti d’aiuto per la realizzazione di Biancaneve fu anche il lavoro che gli animatori fecero con il corto La Dea della Primavera, che servì loro proprio per esercitarsi in vista del lungometraggio.




Commenti

Post popolari in questo blog

2024. Wrap up

  Abbiamo salutato da poco il 2025, riepiloghiamo insieme le letture che ci hanno accompagnate durante il 2024!  Qual è stato il libro che vi ha emozionati di più? Aly: Le porte della mente - Simone Del Fiore Pomi d'ottone e manici di scopa - Mary Norton Un problema da tre cani - S. J. Bennett Paper Crown - Erin Watt Paper Heir - Eri Watt Il ladro di merendine - Andrea Camilleri Morte di una libraia - Alice Slater |SOSPESO| Flirt in kilt - Meghan Quinn Brave ragazze, cattivo sangue - Holly Jackson Diversity Hotel - Luca Zanforlin Acqua passata - Valeria Corciolani Stronze si nasce - Felicia Kingsley La lettrice testarda - Amy Witting La ragazza del sole - Lucinda Riley La fabbrica delle tuse - Giacinta Cavagna di Gualdana Ageless - Sophie Simonitti Hercule Poirot indaga - Agatha Christie Nonna gangster - David Walliams La vendetta di Striknina - Luca Blengino Martini Dirty - Mia Gold Una sera tra amici a Jinbōchō - Satoshi Yagisawa Il metodo 15/33 - Shannon Kirk Rione Serra Ve...

Giuditta e l'Orecchio del diavolo. Recensione

  Trama In un paese di montagna, nell'autunno del 1944, una bambina viene portata di nascosto a casa di Caterina, la moglie di Sandokan, il capo della banda partigiana che opera su in montagna. È cieca, con occhi inquietanti. Si chiama Giuditta, ed è scampata alla deportazione di tutta la sua famiglia. Giuditta è strana: è in grado di andare in giro per i sentieri della montagna come se ci vedesse, conosce tutte le erbe e i rimedi come le fattucchiere e parla con gli animali. Un giorno scopre l’Orecchio del Diavolo, un posto misterioso e maledetto dove si trova un muro alto e concavo, con al centro un sedile. Seduta lì, Giuditta sente le voci che arrivano dal fondovalle. Così, ogni giorno, torna all’Orecchio del Diavolo. ascolta le voci e i rumori, e riesce ad avvertire in anticipo i partigiani quando i tedeschi si mettono in moto. Per la vigilia di Natale Sandokan e otto dei suoi tornano in paese. Ma quando all’uscita dalla messa, passata la mezzanotte, sono circondati dai tedesch...

Manga! Alice in Borderland

  Cultura giapponese. Kimono Il Kimono è una veste considerata ora come costume tradizionale giapponese, ma in origine era comunemente indossato sia dalle donne sia dagli uomini. Si tratta di una veste a forma di T, molto lunga e con la maniche ampie, avvolge tutto il corpo e si chiude con un'ampia cintura che va annodata dietro la schiena con un fiocco chiamato "Ubi". Ancora oggi esistono figure professionali che aiutano le donne ad indossare il kimono specialmente nelle occasioni speciali, come matrimoni o eventi importanti. Inoltre il suo colore riflette l'età della donna, il suo stato civile e la formalità dell'occasione. Trama Cosa fareste se, da un momento all'altro, vi risvegliaste in un altro mondo? O meglio, non esattamente un altro mondo: un mondo identico in tutto e per tutto al vostro, ma desolato, diroccato e semideserto... Ecco: un mondo di confine! E cosa fareste se scopriste che quel mondo è scenario di un terribile survival game, in cui il dir...