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Il diavolo veste Prada. Recensione

 

Trama 

Vestiti di lusso, feste esclusive, cascate di flash e fiumi di champagne. Chi rifiuterebbe un lavoro nel mondo dorato delle riviste di moda? A ventitrè anni, con una laurea in lettere in tasca e in testa il sogno di diventare scrittrice, Andrea Sachs si presenta a un colloquio per un posto da assistente nella redazione di "Runaway". Nessuno osa dire di no a Miranda Priestley, la regina indiscussa del fashion system globale e Andrea non fa eccezione. Accantonati felpe, blue-jeans e ambizioni letterarie, si ritrova a completa disposizione della mitica, esigentissima Direttrice. 


Questo libro si basa in parte sull'esperienza lavorativa dell'autrice, Lauren Weisberger, nella redazione di Vogue America che come direttrice vede Anna Wintour. Come già vi dicevo qui  ne è stato tratto un film, ma ora concentriamoci sul libro. Premetto che prima di leggerlo conoscevo già la storia, proprio a causa del film. In sè il libro segue una trama molto classica Andrea, la protagonista, vuole fare carriera come giornalista, ma si trova a fare l'assistente dell'assistente di Miranda Priestly la direttrice di Runaway, rivista di moda nonostante di moda non si interessi affatto. Sinceramente, ho adorato questo libro, ricco di dettagli che il film ovviamente non presenta. Chiaramente deve interessarvi almeno in parte la moda, essendo che il libro su di essa di basa, a volte forse un po' troppo. Non è una lettura pesante, nonostante non sia cortissimo, ma posso dirvi che vi ci potete immergere e non vi accorgerete di essere arrivati alla fine. 


Informazioni generali
  • Titolo: Il diavolo veste Prada
  • Autrice: Lauren Weisberger
  • Genere: Narrativa
  • Saga: The Devil wears Prada (vol. 1/2)
  • Numero di pagine: 416
  • Casa editrice: Pickwick



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