Diretto da Lee Unkrich è considerato il 19° lungometraggio della Pixar, ha ricevuto diversi premi tra cui l'Oscar come miglior film d'animazione e come miglior canzone. La storia racconta le avventure del giovane Miguel, che sogna di diventare un musicista. Sulle note della celebre Remember Me che ha vinto il sopracitato Oscar andiamo a scoprirne 10 curiosità.
- Non è il primo film che viene realizzato sul Dìa de los muertos e la cultura messicana, la Pixar su infatti accusata di plagio dai molti fan de "Il libro della vita". Fu il direttore del film a dichiarare su Twitter che si tratta di film molto diversi.
- Il simpatico cane Dante, compagno d’avventura del protagonista Miguel è uno Xolo, o Xoloitzcuintli, il cane nazionale del Messico. Si tratta di una razza dal passato antichissimo, nata più di 3500 anni fa e profondamente legata alle origini delle popolazioni mesoamericane. Era infatti considerato il rappresentante di Xolotl, il dio azteco del fuoco e dei fulmini.
- Sarà pure pieno di luci e colori, ma nel mondo dei morti c’è un’innegabile assenza di… piante. Anche se gli artisti Pixar di solito adorano inserire foreste, alberi e vegetazione nei loro film, hanno deciso che per Coco bisognava provare qualcosa di diverso. Fa eccezione il cempasúchil, il fiore messicano dai petali d’oro che mostra la via agli spiriti dei morti.
- Troviamo ossa un po' ovunque. Le pietre che compongono le strade della terra dei morti infatti sono a forma di ossa e a forma di teschi sono le arcate del ponte su cui arriva Miguel. Pensare che era la primissima volta che la Pixar animava scheletri: ci sono voluti mesi per renderli simpatici e gradevoli all’occhio anziché spaventosi!
- Miguel suona davvero la chitarra, gli animatori della Pixar infatti ricercano il realismo perciò oltre a ingaggiare dei veri musicisti per comporre ma anche per trasformarli in cartone animato. Perciò se osservate Miguel starà davvero suonando quella canzone.
- Parlando di realismo, l’idolo di Miguel, il cantante Ernesto de la Cruz, è basato su un musicista dell’età d’oro del cinema messicano e ispirato a Pedro Infante e Jorge Negrete, due degli attori e cantanti più iconici dell’epoca. Persino la grandissima artista Frida Kahlo ha un piccolo cameo.
- Hector ha un dente d’oro, proprio come la sua legittima chitarra, rubata senza rimorsi da Ernesto de la Cruz. Ma non è l’unico particolare divertente in Coco.
- Una piñata composta da Woody e Buzz di Toy Story e Mike Wazowski di Monsters & Co. Ma si sa, tutti i film Pixar sono collegati tra loro, quindi è importante mantenere questa continuità anche nelle nuove pellicole.
- Più di 500 pezzi sono stati utilizzati per vestire i personaggi, nello specifico per abbigliare gli scheletri ospiti alla festa di Ernesto de la Cruz, a Santa Cecilia, nella Terra dei Morti. Gli artisti della Pixar hanno ritagliato, dato forma e combinato 500 pezzi differenti per vestire un migliaio di presenti nella folla.
- Coco è in fase di sviluppo fin dal lontano 2011; ben 6 anni di lavoro sono stati impiegati per la realizzazione di quest’ultima fatica targata Disney Pixar. Il team che si è dedicato al progetto, inoltre, è lo stesso che impiegò ben 4 anni per la realizzazione di Toy Story 3. Che ne dite, ne è valsa la pena?
Commenti
Posta un commento