Trama
Inghilterra, 1959. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre, con apparente distacco, il caso clinico più perturbante che abbia incontrato nella sua carriera – la passione letale fra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra dell'ospedale, e Edgar Stark, un artista detenuto per un uxoricidio particolarmente efferato. È una vicenda cupa e tormentosa, che fin dalle prime righe esercita su di noi una malìa talmente forte da risultare quasi incomprensibile – finché lentamente non ne affiorano le ragioni nascoste.
Stella Raphael è la moglie di un noto psicologo a cui viene offerta un'importante oppurtunità di lavoro, che lo porterà a diventare il direttore di un'importante centro psichiatrico. Per questo motivo Stella deve allontanarsi da Londra e trasferirsi all'interno del centro. La casa in cui si trasferisce è circondata da un giardino e ha anche una serra entrambi abbandonati al destino almeno finchè suo marito non decide di farli sistemare dai pazienti, la serra in particolar modo da Edgar Stark. Perchè proprio lui? Si da il caso che prima di essere un paziente Edgar Stark era un artista ed il lavoro nella serra è prettamente di restauro. A questo punto immagino vi chiederete come Edgar sia finito nel centro. Edgar Stark era un artista promettente, ma ad un certo punto qualcosa nella sua testa ha deciso di fargli credere che la moglie lo stesse tradendo portandolo ad ucciderla.
Perchè vi parlo di Edgar e di Stella?
I due si sono innamorati follemente l'uno dell'altra proprio incontrandosi nella serra. La loro è una passione letale, che avrà gravi ripercussioni soprattutto nella vita di Stella. A raccontare la loro storia è uno degli psichiatri che lavorano nel centro, un narratore che dona alla vicenda già di per se cupa e tormentata un tono imparziale.
Durante la lettura conviene ricordare che la vicenda si svolge nei primi anni sessanta in Inghilterra altrimenti molte delle azioni svolte (che non vi cito per evitare spoiler) potrebbero sembrarvi insensate.
Detto questo, cosa ne penso io?
Sicuramente è una lettura impegnativa in cui prevalgono emozioni negative come l'angoscia, l'ansia e oserei dire anche la depressione, per cui se quella che cercate è una lettura da spiaggia questo non è il libro che fa al caso vostro. Nonostante ciò, è veramente un bel libro che però va compreso nella sua complessità e nel voler trattare argomenti particolarmente complessi come la psiche umana. Il mio voto è:
Informazioni generali:
- Titolo: Follia
- Autore: Patrick McGranth
- Genere: Narrativa
- Numero di pagine: 296
- Casa editrice: Adelphi
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