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Il nodo Windsor. Recensione



Trama

È un mite inizio di primavera al castello di Windsor e la regina Elisabetta si sta preparando per le celebrazioni del suo novantesimo compleanno. Le attività tuttavia sono bruscamente interrotte non appena il giovane pianista russo che ha deliziato gli ospiti la sera precedente viene ritrovato cadavere, completamente nudo, appeso in camera sua con la cintura della vestaglia. Quando le indagini si concentrano sulla servitù, la regina capisce che la polizia sta seguendo la pista sbagliata. Con l'aiuto dell'inesperta ma solerte assistente Rozie Oshodi, appena assunta dopo una breve carriera come bancaria e tre anni trascorsi nella reale artiglieria, Sua Maestà decide di vederci chiaro, dando finalmente spazio alla grande passione che coltiva segretamente fin da ragazzina, quella dell'investigazione.


Tutti coloro che lavorano all'interno del castello di Windsor, ma non solo, sono in fermento, infatti si avvicina il novantesimo compleanno della regina Elisabetta. Le attività da organizzare sono molteplici, ma gli eventi quotidiani comunque non si fermano, per cui la sovrana non sta certo con le mani in mano. Tutto scorre, tranquillamente, come al solito, almeno finchè all'interno di una delle stanze nella zona della servitù non viene rinvenuto il cadavere del giovane pianista russo che solo la sera prima era seduto al piano ad allietare l'intero castello. 
Ad indagare sulla strana morte ci sono Scotland Yard e in parte anche i servizi segreti britannici, che seguono diverse piste, tra cui il terrorismo, considerando l'accaduto come un messaggio, ma queste piste si rivelano alquanto fallimentari. Nel momento in cui Elisabetta comprende che brancolano nel buio, decide di intervenire, e con l'aiuto della solerte assistente Rozie, di risolvere il caso prima che si crei uno scandalo. Ci riuscirà?
Cosa ne penso io? 
Il nodo Windsor di S. J. Bennett è chiaramente basato sulla fantasia dell'autore, per cui non ha praticamente nulla di realistico, non credo fosse il caso di specificarlo, ma non si sa mai.  Detto questo, l'ho letteralmente divorato, pagina dopo pagina, è scorrevole, per cui risulta una lettura decisamente piacevole, ma vi consiglio di prestarci la giusta attenzione poichè rischiereste di perdervi dei dettagli, che non sono fondamentali, ma comunque ne vale la pena. Il romanzo mette in luce un lato che risulterebbe insospettabile, poichè si tratta di una delle persone più famose del mondo. D'altronde (ammessa la finzione) avreste mai sospettato che dietro alla regina Elisabetta,  si nasconda una brillante detective?
Nessuno, tento meno Rozie, che tra le altre cose, si trova a dover svolgere il lavoro sporco, visto che chiaramente Elisabetta non può certo andare a bussare alle porte della gente, ma anzi deve mantenere la serietà neutrale del suo ruolo istituzionale, senza potersi sbilanciare.
S. J. Bennett ha uno stile di scrittura che a me è piaciuto molto, descrittivo, ma a mio parere non esageratamente, inoltre ha la capacità di creare personaggi interessanti un po' basati sui classici stereotipi, come il detective che brancola nel buio, tipico dei classici gialli, ed altri molto più originali. Le mie preferite sono ovviamente le caratterizzazioni di Rozie e della regina, non ho dubbi, le ho amate quanto ho trovato irritante il capo di Rozie, che pensa di sapere tutto, quando così non è, risultando particolarmente antipatico, che poi suppongo fosse l'obiettivo dell'autore.  Ve lo consiglio? Chiaramente si, agli amanti dei gialli ovviamente si, ma non solo, perché veramente merita di essere letto. Il mio voto è:



Informazioni generali:

  • Titolo: Il nodo Windsor
  • Autrice: S. J. Bennett
  • Genere: Romanzo giallo
  • Saga: Sua Maestà la regina indaga (vol. 1/4)
  • Casa editrice: Mondadori
  • Numero di pagine: 352



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