Trama
"Sono nata da una sanguifoglia, no? Un veleno. Ho cercato in tutti i modi di aiutare la gente, di fare la differenza, ma ho solo peggiorato le cose. E proprio come una sanguifoglia, qualsiasi piccola buona azione potessi compiere non avrebbe mai eguagliato l'entità del caos che avrei scatenato provandoci.".
La vita della principessa Aurelia è di nuovo sconvolta quando il regno che pensava di aver salvato si avvia inesorabile alla rovina, una persona amata muore tragicamente in un naufragio e la sua patria d'origine si rifiuta di riconoscere il legittimo diritto al trono del fratello Conrad. Con la certezza che non esista più un luogo in cui possa sentirsi davvero a casa, Aurelia fa ritorno a Greythorne, il maniero della famiglia del suo migliore amico, giusto in tempo per essere travolta da un colpo di Stato la notte dell'incoronazione di Conrad. Disprezzata da tutti e con i nemici sempre più vicini, la ragazza sa di non avere più nulla da perdere. Può e deve fare solo una cosa, tentare tutto ciò che è in suo potere per proteggere le uniche persone che le sono rimaste, la sua famiglia. Ma proprio nel momento di maggiore difficoltà, quando tutto sembra irrimediabilmente perduto, un amore che pensava di avere perso per sempre le riaccenderà la speranza…
Aurelia è convinta di essere la causa di tutti i problemi, soprattutto dopo aver perso colui che ama. Per questo motivo ha deciso di vivere nell'ombra guadagnandosi da vivere giocando d'azzardo in una taverna. La sua patria d'origine si rifiuta di riconoscere il fratello Conrad, come legittimo sovrano, motivo per cui Aurelia deve uscire dall'ombra e con l'aiuto di Kellan rimettere le cose al loro posto. Aurelia vuole solo proteggere chi ama, ed è proprio per questo che decide di mettersi in gioco di nuovo, sfidando la fortuna, con l'aiuto delle sole persone che le sono rimaste vicine.
Cosa ne penso io?
Greythorne è il secondo volume della The Blood Trilogy, scritta da Crystal Smith.
Sono sincera, di Fiore di sangue mi era rimasto un bel ricordo, l'ho divorato vivendo in simbiosi con Aurelia ogni sua avventura. Ecco, qui non è successa la stessa cosa, neanche lontanamente, tutto ciò che ho amato di Fiore di sangue, in Greythorne mi ha deluso. Probabilmente lo avrete già intuito, da quanto ho scritto precedentemente, dato che di solito mi dilungo, ma da questo volume non sono riuscita a tirare fuori di meglio.
Inizio col dirvi che a differenza del solito, ho impiegato qualche capitolo per mettere a fuoco gli avvenimenti, dato che la storia non riprendeva da dove l'avevo lasciata, ma anzi sono state aggiunte parti piuttosto confuse, rendendomi ancora più complesso procedere nelle pagine.
Parliamo di Aurelia, è evidente il percorso di maturità che ha svolto, ma nonostante questo, che dovrebbe essere sostanzialmente positivo, non ho sentito verso di lei alcun tipo di empatia, il che neanche a dirlo ha influenzato la mia lettura.
Non mi sbilancio neanche sugli altri personaggi, inutile andare oltre. Se devo trovare un lato positivo ammiro il coraggio di Conrad, poco più che bambino pronto a rischiare per il suo popolo e l'abnegazione e il senso del dovere di Kellan verso Aurelia e la sua famiglia.
Ecco queste forse sono le uniche cose positive degne di nota che ho riscontrato in queste pagine, che io vi possa dire senza fare spoiler.
Dello stile della Smith non ho molto da dire, è lineare, non esattamente scorrevole, anzi un filino confusionario, ma nonostante questo gli elementi di magia sono ben amalgamati con il resto della narrazione.
Alla domanda ve lo consiglio? La risposta più corretta è ni, suppongo che se siate arrivati qui, è perchè avete iniziato questo viaggio con Fiore di sangue, e questo è un passaggio obbligato per arrivare alla fine del viaggio. Motivo per cui non posso darvi una risposta precisa. Il mio voto è:
- Titolo: Greythorne
- Autrice: Crystal Smith
- Genere: Fantasy
- Saga: The Blood Trilogy (vol. 2/3)
- Numero di pagine: 264
- Casa editrice: Mondadori
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