Trama
Così ci prepariamo alla guerra. Non con la spada o con lo scudo, né con l'armatura. Siamo pronte perché siamo sorelle in arme, perché il nostro legame è più profondo del sangue. E risorgeremo per le regine del passato, e per quelle che ancora devono venire. Regno di Valenia, 1566 Sono passati sette anni dall'arrivo di Brianna nella prestigiosa Magnalia, la scuola per giovani prescelte che ambiscono a perfezionare la propria vocazione ed essere adottate da un patrono. Brianna però è l'unica allieva a non aver mai mostrato doti particolari e, se non fosse stato per l'enigmatico maestro Cartier, non avrebbe trovato la sua vocazione tra Arte, Musica, Teatro, Eloquenza e Sapienza. Ma alla cerimonia finale, il peggior timore della ragazza diventa realtà, e Brianna rimane l'unica senza un patrono. Ancora non sa che dietro allo spiacevole imprevisto si cela la sua più grande fortuna. Lo scoprirà solo quando un misterioso nobile - troppo esperto con la spada per essere un semplice protettore - la sceglierà. Brianna si troverà allora dentro un vortice di intrighi e piani segreti per rovesciare il re e ripristinare sul trono l'antica legittima monarchia, tutta femminile. Perché ci fu un tempo in cui sul Nord regnavano le regine. Ed è ora che quel tempo ritorni.
Sono passati sette anni da quando Brianna è entrata nella prestigiosa scuola di Magnalia, dove le giovani studiano per perfezionare la loro vocazione, con l'obiettivo di farsi adottare da un patrono. Solitamente la scuola ha solamente cinque allieve, Brianna è la sesta per cui di per sè è già un'eccezione, ma non solo, è l'unica che nel corso degli anni ha cambiato Passione. Così si ritrova a studiare il programma di Eloquenza di sette anni, in tre, tutto grazie al Maestro Cartier, che si è dimostrato disponibile a darle lezioni supplementari. Brianna ha un grande timore, rimanere senza patrono alla cerimonia finale, perchè non si sente sufficientemente pronta, ma il destino che la attenderebbe sarebbe decisamente disdicevole. Ed è proprio quello che succede alla cerimonia, tutte le sue sorelle hanno trovato un patrono, ma lei no. Il Maestro Cartier le offre di rimanere ancora un anno a Magnalia, dove riprenderà le lezioni dopo l'estate. Brianna non sa che questo spiacevole imprevisto, celerà una grande fortuna. Un misterioso nobile, si presenterà a Magnalia per adottarla, trascinandola in piani segreti ed intrighi.
Cosa succederà a Brianna?
Cosa ne penso io?
La regina del nord è scritto da Rebecca Ross, ed è il primo volume dell'omonima trilogia fantasy.
Brianna, la protagonista, è una ragazzina orfana di madre e figlia illegittima, è stata cresciuta dal nonno che non le ha mai voluto dire l'identità del padre. Infatti ciò che Brianna, sulle sue origini è relativamente poco, ossia che è metà maevaniana e metà valeniane. La Maevania e la Valenia sono due paesi che non potrebbero essere più diversi. La Valenia, il paese dove vive Brianna, è aristocratico, incoraggia la Passione verso una delle cinque discipline (l'arte, la musica, l'eloquenza, il teatro e la sapienza). La Maevania invece fonda le sue origini nella forza e nella magia femminile, ma ad oggi è governata da un malvagio re senza scrupoli, che è salito al trono con l'inganno.
Detto questo, direi che vi ho snocciolato una sufficiente quantità di dettagli, per cui ora possiamo passare oltre.
Devo dire che sono entrata subito in sintonia con la piccola Brianna e questo sentimento non è mai cambiato nel corso della lettura, a cambiare è stata infatti lei, che è cresciuta ed è diventata più consapevole delle sue capacità, mettendosi in gioco in tutto e per tutto.
Ho deciso di parlarvi solo di lei, nonostante ci siano molti altri personaggi interessanti, per lasciarvi scoprire il volume esattamente com'è successo a me, pagina dopo pagina.
La Ross, ha creato un wordbuilding veramente impressionante, con ambientazioni dettagliate che risultano vivissime a chi legge, piene di fascino, che vi permetteranno, almeno così è capitato a me, di immergervi nella vita di Brianna già a partire da Magnalia.
Il ritmo narrativo inoltre, non è mai troppo lento, c'è sempre quel qualcosa che ti incalza ad andare avanti, a non smettere di leggere, a costo di fare le ore piccole.
Alla domanda, ve lo consiglio? La risposta è chiaramente ed indubbiamente si, vi invito inoltre a farmi sapere, quando l'avrete letto, cosa ne pensate. Il mio voto è:




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