Trama
I bambini sono a letto, la porta di casa è chiusa, il gas in cucina è spento: puoi dormire sonni tranquilli. E invece no, continui a controllare maniacalmente che tutto sia al proprio posto, che non ci siano estranei in casa e un pensiero assillante ti tiene sveglia, un incubo che non riesci a scacciare. Così sono le notti di Emma da qualche tempo a questa parte. Da quando sente avvicinarsi, inesorabile, una data che le fa paura. Mancano due settimane. Mancano dieci giorni. Manca sempre meno al suo quarantesimo compleanno. I quaranta non sono una tappa qualsiasi, hanno segnato uno spartiacque nella sua famiglia. Alla stessa età, infatti, sua madre - con la quale ha interrotto ogni rapporto - ha iniziato a soffrire d'insonnia, fino a impazzire e a macchiarsi di una colpa terribile. E se accadesse anche a lei? Mentre cominciano a capitarle strani incidenti e la famiglia ormai dubita della sua salute mentale, Emma capisce di dover scavare nel passato per ritrovare il confine sottile tra realtà e follia e salvare così il suo presente.
Tra una settimana compirà quarant'anni, per lei rappresenta un'età particolare dato che proprio al compiere di quest'età sua madre è stata rinchiusa in un manicomio, dopo aver cercato di far del male alle figlie.
Ed è proprio con l'avvicinarsi del compleanno che Emma inizia a comportarsi in modo strano, inizia a soffrire di insonnia, deve assolutamente controllare che le porte siano chiuse e che i suoi figli dormano, in particolare il piccolo Will.
Tutto questo diventerà un pensiero ossessivo, Emma inoltre comincerà a sospettare di tutto e tutti che la porteranno a rimanere da sola, completamente isolata.
Fin da piccola ha sempre avuto il terrore di impazzire, dato che la madre le ha sempre detto che era lei quella con il "sangue cattivo", ma sarà davvero impazzita?
Cosa ne penso io?
Insonnia è un thriller psicologico, scritto da Sarah Pinborough.
La protagonista indiscussa del volume è Emma, di cui involontariamente vi ho già fatto un quadro abbastanza preciso qui di sopra, per cui per una volta, qui di seguito voglio concentrarmi sui personaggi secondari ideati dalla Pinborough.
Partiamo da lui, il marito di Emma, Robert, un personaggio a mio parere piuttosto insipido, non mi ha trasmesso assolutamente nulla, né in positivo, né in negativo.
Così giusto per partire col botto, ma non mi fermo qui, Phoebe, la sorella di Emma, ecco lei qualcosa me lo ha trasmesso, una grandissima antipatia, ma proprio profonda. Al compiere dei suoi quarant'anni, è sparita mantenendo al minimo i rapporti con Emma e ora che si avvicina il compleanno di Emma, torna in Inghilterra solo per procurarle problemi e rammentarle a cosa sta andando incontro. In merito non vi dirò nient'altro onde evitare spoiler.
Il mio cuore comunque se lo è conquistato lui, il piccolo Will, un patatino che si è ritrovato in una situazione decisamente particolare, ma che affronta con una forza che non è per niente scontata alla sua età.
Spostando l'attenzione sul libro in generale, carino, scritto piuttosto bene, ma non mi ha convinto.
La narrazione si concentra sul periodo che, come detto, precede il quarantesimo compleanno di Emma, ma alla fin fine, l'azione vera e propria, si concentra negli ultimi giorni, per cui sono sincera mi sono un po' annoiata, prima di arrivare alla parte realmente interessante, che mi ha suscitato un po' di ansietta tipica dei thriller.
Ve lo consiglio? Oggettivamente, il mio è un parere personale, basato su quello che ho e non ho provato leggendo, motivo per cui, in questo caso non mi sento di darvi una risposta secca, perché in sé è un bel libro, che io non rileggerei, ma vi invito a farmi sapere voi cosa ne pensate. Il mio voto è:
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