Trama
Quinn è cool, brillante e molto popolare tra i ragazzi. Matilda fa parte dell’odiatissima famiglia dei vicini di Quinn, ha una passione per i romanzi fantasy e non è chiaramente il suo tipo. Ma una notte succede una cosa pazzesca: Quinn viene aggredito per strada da esseri che non hanno nulla di umano e finisce in coma. Al suo risveglio si ritrova con qualche osso rotto e con una percezione della realtà molto particolare: vede teschi che gli sorridono e sente statue che gli parlano in versi. Difficile confidarsi con qualcuno, a meno che quel qualcuno non sia Matilda, una tipa di cui non gli importa nulla e che sua madre gli ha appioppato come «infermiera». E che comunque Quinn non intendeva catapultare in un’avventura piena di pericoli in un mondo parallelo a quello reale. Nè, tantomeno, pensava che si sarebbe innamorato perdutamente di lei…
Quinn e Matilda sono due semplici compagni di classe, che all'inizio della storia lui neanche considerava, mentre da parte della ragazza c'è una cotta che difficilmente riesce a dimenticare. Matilda non rimane più tanto estranea dopo l'incidente di Quinn e dopo essersi offerta di dargli una mano con la riabilitazione. Tutto questo per poter passare più tempo con lui, o almeno questa è la scusa che avevano raccontato ai suoi genitori e a quelli di Quinn, mentre invece i due si vedevano per indagare sulla realtà di cui erano venuti a conoscenza e che minacciava la vita del ragazzo.
Un doppio pov che ci mette subito di fronte a due versioni della storia. Non sempre quello che vede Quinn corrisponde a ciò che vede Mathilda e l'ho visto come un'ottimo modo per ampliare il quadro della storia agli occhi del lettore.
Un altro punto a favore che mi sento di sottolineare riguarda la sensazione di essermi sentita catapultata tra il mondo reale e il "buio" come se stessi viaggiando al fianco di Quinn. Spesso mi sono posta la domanda "E adesso?", non perché ci fossero punti non chiari, ma al contrario volevo sempre sapere cosa sarebbe successo nel capitolo successivo; puntualmente prima di scoprirlo dovevo aspettare ancora di più di quanto non volessi, perché ogni capitolo è un punto di vista alternato tra i due protagonisti, quindi se morivo dalla curiosità di scoprire cosa stava succedendo nel posto dove si trovava Quinn, questa non sarebbe stata soddisfatta fino al termine del punto di vista di Matilda. Sia chiaro, non lo considero un errore da parte dell'autrice, ma un punto di forza del racconto che invoglia il lettore a dedicare più tempo a quelle pagine per scoprire dove andranno a finire le vicende di Quinn e la sua compagna di avventura.
Un altra domanda che spesso mi sono ritrovata a pormi è "Veramente quello che vede Quinn è solo nella sua testa?". Conoscendo la scrittura di Kerstin Gier mi verrebbe da rispondere che non è affatto frutto della sua immaginazione, ma che veramente elementi di quel mondo si mischiavano alla loro realtà
Quello che invece mi ha un po' turbata è l'avvicinamento amoroso che avviene tra i due, unico punto che non mi fa mettere punteggio pieno. Non c'è un vero e proprio motivo concreto da illustrarvi, semplicemente non l'ho considerato adeguato allo svolgimento della storia, ma forse devo solo aspettare di leggere il secondo volume.
Se lo avete letto o se lo leggerete, cosa che considero di fare perché è veramente un bel libro, sono curiosa di sapere se qualcuno di voi la pensa come me.
Informazioni generali:
- Titolo: Le sorprese del buio
- Autrice: Kerstin Gier
- Genere: Fantasy
- Numero di pagine: 420
- Saga: Nonstiscordadime (vol. 1/2)
- Casa editrice: Corbaccio
Commenti
Posta un commento