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La casa di sale e lacrime. Recensione



Trama

Annaleigh conduce una vita riservata e isolata a Highmoor nella casa di famiglia sulle coste rocciose di Salten, con le sorelle, il padre e una matrigna. Un tempo erano dodici, ma ora un inquietante silenzio rimbomba nelle grandi stanze, dopo che quattro vite sono state interrotte. Ogni morte è stata più tragica della precedente: un'epidemia, una caduta fatale, un annegamento, un tuffo insidioso... E nei villaggi circostanti corre voce che la famiglia sia stata maledetta. Ossessionata da una serie di visioni spettrali, Annaleigh è sempre più convinta che le morti non siano state solo un incidente. Tutte le notti fino al sorgere del sole le sue sorelle partecipano di nascosto a balli scintillanti, strette in eleganti abiti di seta e scarpine luccicanti, e Annaleigh non sa se cercare di fermarle o unirsi ai loro appuntamenti segreti per scoprire cosa sta succedendo. Perché con chi, o con cosa, stanno davvero ballando? Quando il coinvolgimento di Annaleigh con un misterioso ed enigmatico sconosciuto si intensifica, dandole nuovi elementi per scoprire la verità su ciò che sta distruggendo la sua famiglia, inizia una corsa contro il tempo per sciogliere l'oscuro enigma che coinvolge le sue sorelle, prima che venga rivendicata la prossima di loro.


Da qualche anno nella residenza di Highmoor, sulle coste dell’isola di Salten nulla sembra andare per il verso giusto. La prima che Annaleigh Thaumas ha visto restituire al mare è stata sua madre, poi Ava la maggiore delle dodici sorelle. Un anno dopo è toccato ad Octavia e la tragedia che ha colpito Elizabeth è sembrata quasi inevitabile. In paese inizia a diffondersi la voce che la famiglia Thaumas sia stata maledetta, le stesse sorelle iniziano a credere alla maledizione aspettando il momento in cui dovranno restituire nuovamente un corpo al sale. 
Annaleigh stessa inizia a pensare di essere maledetta, di essere la prossima a morire ed essere restituita al sale, quando inizia ad essere ossessionata da visioni molto vivide, che le fanno pensare che tutte queste morti non siano incidenti come si crede, ma che siano omicidi. Quando Eulalie precipita da una scogliera, Annaleigh si trova all'ennesimo funerale. Sono quasi sei anni che la famiglia Thaumas porta il lutto, non vestono colori che si scostano molto dal nero, il guardaroba delle più piccole non contiene nulla di colorato, non festeggiano i compleanni. Convincere il padre sarebbe stato più complicato ma quando la matrigna, Morella, annuncia una gravidanza, una nuova vita, tutto si fa più semplice. Anche se per Annaleigh smettere di vestirsi a lutto equivale a disonorare la memoria di Eulalie, presto si lascia convincere dall’entusiasmo delle sorelle. Vogliono vivere tutte quelle esperienze che si sono perse in sei anni di lutto, non vedono l'ora di frequentare feste e balli. Annaleigh con il passare del tempo è sempre più convinta che nella morte della sorella molte cose non tornino, motivo per cui decide di indagare. 
È la sua prima cotta, Fisher a scombinare i piani, perchè grazie a lui le sorelle scoprono un portale che le porta dove vogliono, in tutte le parti dell'isola, così le Thaumas passano le notti a ballare e di giorno sono sfinite. 
Cosa succederà alle giovani Thaumas?  È Annaleigh ad avere ragione?
Cosa ne penso io?
La casa di sale e lacrime è un volume dark fantasy scritto da Erin A. Craig.
Solo durante la lettura ho scoperto che è un retelling della favola Le dodici principesse danzanti, scritta dai fratelli Grimm, ma non conoscendola non vi saranno riferimenti in questa recensione.
I personaggi creati dalla Craig per questo volume sono numerosi, a mio parere, tutti realizzati piuttosto egregiamente, ma in questo caso vorrei concentrarmi su una sola in particolare. Annaleigh Thaumas è la protagonista principale del volume, nonché voce narrante delle vicende della famiglia. Sono sincera, ho fatto un po' di difficoltà, all'inizio della lettura, ad entrare in sintonia con Annaleigh, l'ho trovata noiosa e un po' pesante, ma con pazienza ho portato avanti la lettura  e mi sono ricreduta, scoprendo una ragazza coraggiosa, pronta a tutto, anche a sacrificare se stessa, pur di salvaguardare coloro che ama e questa sua vena piuttosto testarda, che all'inizio non mi aveva convinto è stata proprio la parte di lei che alla fine ho amato di più. Infatti è estremamente convinta che la morte della sorella non sia legata ad uno sfortunato incidente, ma anzi che qualcuno l'abbia spinta e farà veramente di tutto per dimostrarlo.
Inoltre il senso di protezione e di preoccupazione che Annaleigh prova per tutte le sue sorelle rimaste in vita, ma in particolare verso Verity, la più piccola delle dodici è veramente smisurato, sono sicura che leggendo ve ne accorgerete.
Parlando invece di world building, vi devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita da ciò che la Craig è riuscita a creare, intrecciando alla narrazione, le descrizioni per niente pesanti delle tradizioni della gente di Salten, rendendo il tutto comprensibile e scorrevole.
Se ciò che state cercando è un dark fantasy dal world building oscuro e a tratti decisamente inquietanti, questo è il libro che fa per voi, e ci tengo a sottolineare che non delude neanche gli amanti dei romance, perché senza stare a svelarvi niente anche la componente romantica riveste un ruolo importante. Credo di aver chiarito il mio punto di vista senza dover rispondere alla domanda ve lo consiglio? Quindi il mio voto è:



Informazioni generali:

  • Titolo: La casa di sale e lacrime
  • Autrice: Erin A. Craig
  • Genere: Fantasy/Dark fantasy
  • Saga: Sister of the Salt (vol. 1/2)
  • Numero di pagine: 324
  • Casa editrice: Fanucci



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