Trama
Milena è una piccola balena grigia in una famiglia di balene azzurre. Durante una migrazione si perde e comincia il suo viaggio per ritrovare casa. Ogni tappa è un incontro straordinario, lo scambio di un dono intangibile e preziosissimo. Ogni tappa lascia il segno di lei sull'altro e dell'altro su di lei. Ogni tappa la spinge più lontana da casa, e paradossalmente più vicina. Una storia lieve e commovente sulla diversità, l'accettazione e i grandi misteri della vita, primo fra tutti la strada verso la Felicità.
"Una storia per grandi mascherata da un libro per bambini", così Meg ha definito il suo libro. Si tratta di un volume illustrato dove seguiamo Milena, la balena grigia, alla ricerca della felicità, dopo essersi persa non trovando più la sua famiglia. La vediamo incontrare diversi personaggi dai quali apprenderà molti insegnamenti che la indirizzeranno sulla direzione giusta per raggiungere la rotta di casa. Forse non è solo a Milena che l'autrice voleva dare degli insegnamenti di vita, ma alcune di queste perle sono arrivate a toccarmi a livello sentimentale facendomi ridere e piangere man mano che proseguivo il mio viaggio in questo libro.
Il primo compagno che incontra è Carlo il kraken, il quale le mostra la giusta via per raggiungere altre balene dopo che la piccola Milena lo aiuta a calmarsi dopo che il passaggio del Fiume Nero, che lui teme molto, gli ha causato un sentimento d'ansia.
Altri personaggi che incontra sono Bertha l'aringa e Ines il pesce lumaca, grazie alle quali acquisisce autostima riguardo la diversità dovuto al suo colore; Rey il pesce lanterna, Dura la tartaruga e molti altri animali marini dai quali trae insegnamenti e allo stesso tempo lascia loro messaggi importanti, uno scambio reciproco di esperienze. Non vi parlo di tutti perché vorrei lasciare a voi il piacere di conoscerli pagina dopo pagina come ho fatto io, proprio perché l'autrice ha dedicato un capitolo ad ognuno di loro, come se fossero delle vere e proprie tappe che la balena Milena ha compiuto sul suo cammino.
Questo libro di Megi Bulla risulta una tenera lettura, ma che rende chiaro ciò di cui voleva parlare: le tematiche introdotte e le varie sfaccettature del concetto di diversità che ha voluto mostrare sono chiaramente rivolte ad un pubblico adulto, ma la tenerezza usata nel suo racconto e il modo simpatico con cui siamo venuti in contatto con ogni abitante del mare rendono la lettura molto adatta ai bambini. In sostanza il significato del libro cambia a seconda del punto di vista con cui si decide di leggerlo.
Ci tengo a terminare questa recensione con una citazione del libro che oltre ad avere evidenziato con uno dei miei soliti post it, è spesso ricorrente all'interno del libro:
"E cos'è una Fine se non un inizio guardato a testa in giù?"
Informazioni generali:




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