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Il grande ascensore di cristallo. Recensione

 


Trama

Il grande ascensore di cristallo è il seguito della Fabbrica di cioccolato, ma anche un incredibile romanzo di fantascienza a sé stante, scatenato e sarcastico.
Una presa in giro delle campagne pubblicitarie che sorgono intorno ai viaggi interplanetari, con Presidenti infantili devoti alla loro Tata e Alberghi Spaziali infestati da malefiche uova: i Cnidi Vermicolosi.
E per ogni circostanza il signor Wonka, proprietario della fabbrica, ha una trovata, una battuta, una stupefacente soluzione: un po’ prestigiatore, un po’ clown, un po’ filosofo. Così come doveva essere Roald Dahl.


Charlie ha vinto il concorso ideato dal signor Wonka, ora la fabbrica è sua. Non vede l'ora di annunciarlo ai suoi genitori e ai tre nonni che ancora inconsapevoli lo attendono a casa. Così insieme allo stesso signor Wonka e a nonno Joe, sale sull'ascensore di cristallo, che lo porterà a casa. 
Una volta a casa, Charlie rivela ai famigliari tutto ciò che è successo, ed essendo il nuovo proprietario l'intera famiglia può lasciare la casetta per trasferirsi là. Così tutti, compresi nonno George, nonna Giorgina e nonna Josephine, che non vogliono abbandonare il loro letto, salgono sull'ascensore di cristallo. Questo svetta in su nel cielo verso la fabbrica, ma per una piccola disattenzione finisce nello spazio. Proprio quel giorno, una navetta trasportava il personale di servizio del nuovo, futuristico albergo nello spazio, l'operazione, gestita dalla Nasa, non si aspetta certo di essere intralciata da uno strano trabicolo trasparente. Cosa succederà nello spazio?
Cosa ne penso io?
Il grande ascensore di cristallo è di fatto il seguito del più famoso libro "La fabbrica di cioccolato" scritto da Roald Dahl. 
I protagonisti indiscussi di questo volume sono chiaramente Charlie Bucket e Willy Wonka, che insomma, già conosciamo bene, motivo per cui non hanno bisogno di grandi approfondimenti. Apro invece una piccola parentesi, sui nonni, George, Georgina e Josephine, le tre persone più testarde esistenti, come fanno questi tre a non saltare su dal letto dalla gioia, dopo la notizia che gli ha dato il nipote?
A parte questo, ammetto che questa ambientazione nello spazio, mi ha lasciato un po' perplessa, concluso il primo libro avrei sperato di leggere qualcosa incentrato più su Charlie e la sua nuova vita. Però parliamo di Roald Dahl, colui che si è inventato gli Umpa Lumpa, la sua penna è sorprendente e tende a sorprendere, quindi forse la mia ipotesi sarebbe risultata troppo scontata. Perciò per quanto all'inizio mi abbia un po' fatto storcere il naso, nel corso della lettura mi sono fatta un sacco di risate, apprezzando a modo loro tutti i folli personaggi del libro. 
Inoltre alla base di ogni libro di Dahl, c'è sempre un qualche insegnamento da trarre, il che mi fa amare ancora di più i suoi libri, nonostante la mia età. 
Traendo le conclusioni, ve lo consiglio? Si, insomma se avete letto il primo perché privarvi del secondo volume. Il mio voto è:



Informazioni generali:
  • Titolo: Il grande ascensore di cristallo
  • Autore: Roald Dahl
  • Saga: Charlie Bucket (vol. 2/2)
  • Genere: Narrativa
  • Numero di pagine: 131
  • Casa editrice: Salani


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