Trama
Due amici su un'auto rossa attraversano l'Italia: musica da cantare, il vento tra i capelli, la mano fuori dal finestrino a giocare con l'aria. Hanno una quarantina d'anni e una vita incagliata. Andrea aspetta un verdetto da cui dipende la sua vita sentimentale. Paolo è in crisi: di coppia, di identità, di mezza età. O forse è solamente bisogno di leggerezza. L'auto su cui viaggiano è una vecchia Fiat 850 spider. Il padre di Paolo l'aveva dovuta vendere per far spazio alla famiglia, e ancora la rimpiange. Così Paolo ha deciso di recuperarla e fargli una sorpresa. Mentre risalgono dalla Puglia a Milano, Paolo e Andrea parlano tra loro con la spietatezza che ci si può concedere solo fra amici: l'amore, il lavoro, i genitori... E quelli che sembravano problemi insolubili si sgonfiano alla luce di una leggera ironia. Sarà un viaggio pieno di divertentissimi imprevisti e di scoperte, delle bellezze che a volte non si vedono mentre siamo concentrati a fare quello che gli altri si aspettano da noi. Un viaggio che condurrà Paolo dal dovere al volere, dal pensare al sentire, dal pudore alla tenerezza.
Paolo e Andrea, due amici uno l'opposto dell'altro, che si fanno da spalla a vicenda. Sono loro i protagonisti di questa storia.
Malgrado i caratteri molto diversi, i due sono sempre pronti a sorreggersi, anche durante la serie di imprevisti e di scoperte incontrati durante il loro viaggio che li porta dai proprietari della vecchia Fiat 850 spider, che un tempo per il padre di Paolo e la sua famiglia era stata motivo di gioia, spensieratezza e bei ricordi.
Quando ho scelto questo libro ho notato un continuo richiamo al viaggio e avendo una vacanza in programma in quel periodo l'ho considerato il racconto giusto da portarmi in aereo, ed effettivamente è stato così perché si è rivelata una lettura leggera che non richiede particolare concentrazione e anche una di quelle storie che tengono compagnia durante momenti di molta attesa.
Nonostante questo, però, devo ammettere di non essermi sentita particolarmente coinvolta. Ho provato un certo distacco sia nei confronti dei protagonisti sia della storia stessa. È stata una lettura passiva che ho portato a termine solo per il gusto di vedere come sarebbe finito il viaggio dei due amici, ma senza alcun coinvolgimento emotivo. Probabilmente perché la narrazione è stata un po' piatta, nel senso che ho avvertito la fretta di voler raccontare la storia e arrivare al finale, mentre personalmente su alcuni momenti mi sarei soffermata un po' di più. Naturalmente questo fa parte del mio gusto personale e non lo rende un brutto libro, continuo a considerarlo adatto da portarselo dietro durante un viaggio o un pomeriggio al mare. Ve lo consiglio come libro da compagnia, come ho detto inizialmente, ma anche per vedere invece quali sensazioni fa provare a voi questo racconto.
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