Passa ai contenuti principali

Il mio viaggio della speranza. Recensione

 


Trama

Questo ragazzo, Bay Mademba, che nasce in Senegal, perde il padre da piccolo e insieme ai suoi fratelli cerca di aiutare il sostentamento della famiglia lavorando come può. Cova il desiderio di arrivare in Europa e dopo svariati tentativi riesce a ottenere un permesso dalla Turchia, da lì cerca due volte d’incamminarsi verso la Grecia ma viene arrestato in entrambi i tentativi, la terza volta riesce a trovare un modo per navigare insieme ad altre 51 persone verso il nuovo paese. Da quel punto in poi un susseguirsi di eventi poco piacevoli lo conducono in Italia dove tutti i suoi sogni si scontrano con la realtà, il paese che tanto si aspettava di trovare non è come si era immaginato. In tutto ciò però emerge una personalità molto buona e affabile, un ragazzo che pare essere sempre pronto a sorridere al prossimo.


Cosa si potrà scrivere con sole 63 pagine? Invece per Bay Mademba sono state sufficienti per raccontarci il suo viaggio della speranza, ovvero verso una vita migliore, perché sa che per lui in Senegal non può esserci un futuro. Usa queste pagine per raccontarci tutto il suo percorso e i diversi ostacoli che ha dovuto affrontare, per i quali il viaggio è stato più tortuoso del previsto, e da questo punto di vista un viaggio di 63 pagine è veramente lungo. Ma se abbiamo modo di leggere il suo libro è proprio perché Bay Mademba ce l'ha fatta, sta finalmente vivendo una vita serena da uomo libero. Si vede proprio che aveva una grande necessità di mettere tutto per iscritto, per diffondere la sua esperienza e farla arrivare a quante più persone possibili, perché è come se fosse un lungo monologo in cui non bada molto a come scrive, noi dobbiamo solamente rimanere in silenzio e ascoltare quello che ha da dirci senza interromperlo. Questa è l'impressione che mi ha dato questa lettura. 
Mio fratello non legge, questo libro l'ha preso in prestito dalla biblioteca della scuola perché era stata consigliata questa lettura e quando l'ha finito mi ha detto: "Mi piacerebbe comprarlo per conservarlo qui a casa". Se l'ho letto anch'io è perché me l'ha consigliato a sua volta, e ora capisco come mai ha insistito così tanto per farmelo leggere. Sono parole forti quelle che usa Mademba per parlare a noi lettori della sua storia, talmente profonde che è stato in grado di farle arrivare ad un ragazzo di 15 anni che non ama leggere. Credo che basti questo per recensire un libro del genere, un'autobiografia toccante che anch'io contribuisco a diffondere scrivendo questo articolo. 


Informazioni generali:
  • Titolo: Il mio viaggio della speranza
  • Autore: Bay Mademba
  • Genere: autobiografia
  • Numero di pagine: 63
  • Casa editrice: Giovane Africa




Commenti

Post popolari in questo blog

Giuditta e l'Orecchio del diavolo. Recensione

  Trama In un paese di montagna, nell'autunno del 1944, una bambina viene portata di nascosto a casa di Caterina, la moglie di Sandokan, il capo della banda partigiana che opera su in montagna. È cieca, con occhi inquietanti. Si chiama Giuditta, ed è scampata alla deportazione di tutta la sua famiglia. Giuditta è strana: è in grado di andare in giro per i sentieri della montagna come se ci vedesse, conosce tutte le erbe e i rimedi come le fattucchiere e parla con gli animali. Un giorno scopre l’Orecchio del Diavolo, un posto misterioso e maledetto dove si trova un muro alto e concavo, con al centro un sedile. Seduta lì, Giuditta sente le voci che arrivano dal fondovalle. Così, ogni giorno, torna all’Orecchio del Diavolo. ascolta le voci e i rumori, e riesce ad avvertire in anticipo i partigiani quando i tedeschi si mettono in moto. Per la vigilia di Natale Sandokan e otto dei suoi tornano in paese. Ma quando all’uscita dalla messa, passata la mezzanotte, sono circondati dai tedesch...

2024. Wrap up

  Abbiamo salutato da poco il 2025, riepiloghiamo insieme le letture che ci hanno accompagnate durante il 2024!  Qual è stato il libro che vi ha emozionati di più? Aly: Le porte della mente - Simone Del Fiore Pomi d'ottone e manici di scopa - Mary Norton Un problema da tre cani - S. J. Bennett Paper Crown - Erin Watt Paper Heir - Eri Watt Il ladro di merendine - Andrea Camilleri Morte di una libraia - Alice Slater |SOSPESO| Flirt in kilt - Meghan Quinn Brave ragazze, cattivo sangue - Holly Jackson Diversity Hotel - Luca Zanforlin Acqua passata - Valeria Corciolani Stronze si nasce - Felicia Kingsley La lettrice testarda - Amy Witting La ragazza del sole - Lucinda Riley La fabbrica delle tuse - Giacinta Cavagna di Gualdana Ageless - Sophie Simonitti Hercule Poirot indaga - Agatha Christie Nonna gangster - David Walliams La vendetta di Striknina - Luca Blengino Martini Dirty - Mia Gold Una sera tra amici a Jinbōchō - Satoshi Yagisawa Il metodo 15/33 - Shannon Kirk Rione Serra Ve...

Alice nel paese delle meraviglie. 10 curiosità

  Alice nel paese delle meraviglie, tredicesimo classico Disney, usciva nelle sale americane il 26 luglio del 1951. Basato sui due libri "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie" e “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò” scritti dall'autore Lewis Carroll racconta la storia della piccola Alice che rivela al suo gattino Oreste che le sarebbe piaciuto vivere in un mondo fatto solo di sogni chiamato Paese delle Meraviglie. 1. Tra tutti i fantastici personaggi apparsi nella pellicola Disney, l’unico che non esiste nei libri di Lewis Carroll è quella del Signor Serratura (Doorknob) che compare nella scena in cui Alice cresce e rimpicciolisce. 2. Walt Disney creò un cortometraggio già nel 1923, quando era ancora giovanissimo, ispirato ai libri di Lewis Carrol. Il corto si intitolava “Il Paese delle Meraviglie di Alice” e vedeva una bambina, interpretata da Virginia Davis, che interagiva in un mondo animato. La casa di distribuzione però fallì, ma Disney portò...