Trama
Un banale guasto al furgone costringe il più grande burattinaio inglese, Rupert Porson a fermarsi per qualche giorno a Bishop’s Lacey, l’immaginario paesino inglese negli anni Cinquanta scenario delle avventure di Flavia de Luce. Quale migliore occasione per uno spettacolo di marionette? Ma mentre «Il fagiolo magico» sta per concludersi fra gli entusiasmi del pubblico, ecco abbattersi sulla scena proprio Rupert, ucciso da una scossa elettrica e non si tratta di un incidente ma di un vero e proprio omicidio. Flavia - terribile ragazzina e temibile detective - si guarda intorno ben decisa a risolvere il caso, tanto più che un secondo omicidio viene a turbare il villaggio.
Il più grande burattinaio inglese, Rupert Porson e la sua assistente Nialla, sono costretti a fare una sosta imprevista a Bishop Lacey, a causa di un guasto al furgone con cui si spostano in giro per il Regno Unito. Ed è proprio al cimitero del paesino che avviene il primo incontro tra Nialla, che è in lacrime china su una tomba e Flavia, incuriosita da questa donna sconosciuta. È proprio lei a presentarla al vicario, che si rivela un grande fan del signor Porson, per cui riesce a convincerlo ad organizzare due repliche del suo famoso spettacolo "Il fagiolo magico" per i parrocchiani, in attesa che il meccanico del paese torni dalla città per aggiustare il furgone, così che possano ripartire. Tutta la famiglia de Luce assiste alla replica della sera, grazie a Zia Felicity che è da poco arrivata da Londra per passare del tempo con le nipoti e ha deciso di regalare a tutti i biglietti, lo spettacolo sta per concludersi, quando sul palco cade il corpo esamine di Rupert, ucciso da una scossa elettrica, lo shock si diffonde in fretta tra i presenti. Flavia sa che non può essere stato un incidente ad ucciderlo, quel pomeriggio lui le aveva mostrato tutta la sua postazione, non è possibile che sia semplicemente capitato, qualcuno voleva ucciderlo, bisogna capire chi. Dopo l'avventura precedente è pronta a tornare ad indagare per scoprire la verità.
Cosa ne penso io?
La morte non è cosa per ragazzine è il secondo volume della saga di romanzi gialli scritti da Alan Bradley.
La protagonista principale ovviamente è Flavia de Luce, una ragazzina intraprendente, che non ha paura di mettersi in gioco e che spesso fa solo finta di ascoltare ciò che le dicono gli adulti, per poi fare di testa sua. Ha una forte passione per la chimica, le piace analizzare, fare esperimenti indagare e dopo la recente avventura ha capito di avere un ottimo intuito anche per quanto riguarda i crimini. Fin dal primo incontro con Nialla qualcosa non le quadra, Rupert Porson nasconde qualcosa secondo lei, anche se non saprebbe ancora dire bene che cosa, motivo per cui sfrutta ogni occasione per curiosare, arrivando addirittura a spiarlo. Inutile dirvi che Flavia si è già conquistata il mio cuore, è un personaggio ben costruito a livello narrativo, molto dettagliato e con cui è facile entrare in empatia, sinceramente amerei avere un'amica come lei.
Ovviamente come avrete capito non è l'unica protagonista di questo libro, però mi capirete probabilmente quando avrete letto il volume, Rupert Porson e Nialla ve li lascio scoprire da voi, in modo tale da non rischiare di farvi spoiler, ed evito quindi di farvi perdere la suspence. Per quanto riguarda la scrittura, è un libro scorrevole, si legge e si fa leggere in fretta per arrivare alla scoperta della verità, a me personalmente ha coinvolto molto, l'ho divorato in poco tempo e ammetto che non vedo l'ora di leggere il prossimo. Non gli manca veramente nulla, tutti i personaggi sono ben caratterizzati, nulla viene dato per scontato, le descrizioni degli ambienti sono presenti, ma non appesantiscono la lettura, la trama è coinvolgente, con suspence, imprevisti di vario genere, con risvolti che il lettore non si aspetta.
Un libro che chiaramente vi consiglio pienamente, in totale sincerità è uno di quei volumi che mi sento di consigliare anche a chi non ama particolarmente i gialli, magari questo vi farà cambiare idea. Fatemi sapere cosa ne pensate voi se lo avete letto, o se avete intenzione di leggerlo. Il mio voto è:
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