Trama
Veronica, una venticinquenne romana, si presenta a un colloquio alla Pâtisserie Française.
Ed è proprio lì che si imbatte in Pierre Mureau, l'affascinante quanto arrogante, capo pasticciere.
Molto francese, molto bello, perfezionista fino alla psicosi.
Trova offensivo e riprovevole circa il 90% di quello che fa Veronica.
Il suo primo incontro con Pierre non è dei più allegri. Dire che lui la consideri una buona a nulla è riduttivo.
Di tutt'altro avviso è Eleonora, la proprietaria della pasticceria, che al contrario del capo pasticcere, è propensa a darle un'opportunità.
Quello che all'inizio sembrerà il giusto mix per un disastro, riesce lentamente a diventare altro: Veronica conoscerà lati piacevoli di Pierre che non avrebbe mai immaginato...
finché non scoprirà che anche l'irreprensibile Mureau ha dei segreti piuttosto ingombranti.
Sullo sfondo di una Roma torrida e asfissiante, Veronica conosce una versione più matura e adulta di sé, e impara cosa sono l'amicizia e l'amore.
Veronica si è laureata in Biologia, ma ha deciso di non proseguire i suoi studi, dopo una lunga serie di colloqui di lavoro non particolarmente soddisfacenti si è imbattuta nell'annuncio della Pâtisserie Française, cercano un aiutante in laboratorio, lei ha fatto un corso di pasticceria di sei mesi, tempo addietro, tentare non nuoce. Armata di muffin fatti da lei, si reca al colloquio, dove incontra per la prima volta, Eleonora Bernardi, la proprietaria della pasticceria che è gentile ed affabile, ma comunque autoritaria che è ben disposta a darle una possibilità, e Pierre Mureau, l'arrogante capo pasticcere francese che è di tutt'altro avviso, dato che reputa Veronica un'incapace, ma non ha abbastanza voce in capitolo per impedirne l'assunzione.
Tra i due in laboratorio volano scintille all'inizio, ma Veronica non demorde, ci tiene a dimostrare a Pierre che non è una completa incompetente, un po' per orgoglio personale, sa quanto vale, è tenace ed è consapevole di avere del talento, anche Pierre sarà ben presto costretto a riconoscerlo ed inizierà ad ammorbidirsi, trattando Veronica più come apprendista che come un'incapace da tenere sott'occhio.
Cosa ne penso io?
Pâtisserie Française. Macarons in cerca d'amore è un romanzo rosa scritto da Margherita Fray.
La protagonista di questo volume, come immagino avrete capito, è Veronica, ha venticinque anni, vive a Roma, ha da poco conseguito una laurea triennale, ma non si sente di continuare a studiare, ha anche lasciato il suo fidanzato storico il che l'ha costretta a tornare a vivere a casa dei suoi, nella sua vecchia cameretta, ecco perchè tormentata dalla madre decide di buttarsi nel mondo del lavoro. Una ragazza che ha qualcosa da dimostrare a sè stessa e agli altri, che non si lascia abbattere dall'arrogante francese sapientone, che tutto sommato forse non è così tanto insopportabile, visto che ha fatto breccia nel suo cuore, ma l'ultima cosa che le serve è iniziare una relazione con il suo capo, vero?
Pierre Mureau è un uomo orgoglioso, e nel caso non si fosse capito, particolarmente scontroso, è convinto di potersela cavare da solo in laboratorio, non ha bisogno di nessun assistente, tanto meno di una come Veronica, che non sa fare praticamente niente, in più è gelosissimo delle sue ricette, per cui preferirebbe continuare a dormire sui sacchi di farina pur di non farsi aiutare. Ma ormai noi lettrici di romance l'abbiamo capito che dietro l'uomo scontroso in apparenza si nasconde il più gentile dei cavalieri, e secondo voi Pierre non è da meno? Ovvio che no.
Posso dire? Finalmente dei personaggi che sono quanto più simili a persone reali, con alti e bassi, nessuna relazione idilliaca, anzi tutt'altro, con gli imprevisti tipici di due persone che affrontano questa fase della loro vita, non ho veramente nulla di negativo da dire, anzi oserei addirittura definirli una delle mie coppie preferite tra i libri che ho letto, hanno proprio conquistato uno spazio nel mio cuoricino.
I personaggi secondari, su cui spesso e volentieri sorvolo non sono da meno, ho notato proprio un grande impegno nel caratterizzare tutti al meglio, al punto da renderli quasi persone reali che si potrebbero incontrare nelle strade assolate di Roma.
Insomma dichiariamo che ho un debole per i volumi che includono la pasticceria, o la cucina in generale, ma in questo caso ho proprio adorato ogni singola pagina, non mancano discussioni, botta e risposta colmi di ironia, ma anche temi più seri, come la malattia, un mix davvero ben riuscito che non appesantisce la lettura ma anzi mantiene il lettore attaccato alle pagine. Spero vivamente di avervi incuriosito, e nel migliore dei casi convinti a dare una possibilità a questo volume, che merita davvero. Se lo avete letto fatemi sapere cosa ne pensate. Il mio voto è:
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