Parliamo sempre di libri che abbiamo letto, e se ci sono o meno piaciuti gli dedichiamo uno spazio. Eppure esistono anche altri libri, quelli che per qualche motivo abbiamo deciso di interrompere, di cui però parliamo raramente, per cui eccoci qui.
L'obiettivo di questi articoli è discutere su questi volumi, magari riuscirete anche a convincerci a riprenderne la lettura interrotta, chi lo sa.
Disclaimer: questa nuova rubrica non nasce per demonizzare questi libri o questi autori, anche perché sappiamo tutti che i gusti sono personali, ciò che non è piaciuto a noi può piacere a voi e viceversa.
Morte di una libraia - Alice Slater
Trama
Roach ha ventiquattro anni e lavora in una libreria londinese: vende di tutto, ma per lei gli unici libri che vale la pena leggere sono quelli che raccontano di crimini, omicidi, serial killer, casi di cronaca nera. Con gli auricolari sempre nelle orecchie, sintonizzati sugli amati podcast di True Crime, Roach non consiglierà mai a un cliente commedie romantiche o i bestseller delle giovani star di TikTok. Forse perché anche la sua vita è così: solitaria e immersa nelle storie dei suoi serial killer preferiti, mentre nutre un odio profondo per tutti quelli che sbattono la loro felicità in faccia agli altri sui social.
Ma quando arriva in libreria una nuova collega, le cose cambiano: Laura è tanto luminosa e felice quanto Roach è oscura e insoddisfatta, adora i libri per bambini e conquista gli altri colleghi in un attimo, per non parlare del suo curatissimo profilo Instagram. Pian piano, Roach comincia a esserne ossessionata e presto scopre un passato oscuro, dei segreti mal celati, un mistero che le lega...
In una vertiginosa altalena di punti di vista, e grazie a una serie di rivelazioni che non ti aspetti, Morte di una libraia si legge d'un fiato, catturando in istantanee perfette le ossessioni, le compulsioni, i desideri e le paure delle sue protagoniste, nonché la passione per il True Crime e la cronaca nera.
PERCHÈ?
Mi era stato promesso un thriller, che dal semplice fatto che fosse ambientato in una libreria e poi dalla trama mi aveva attirato molto, ma ne ho letto circa metà prima di decidere di interromperlo perchè effettivamente mi mancavano tutti gli elementi tipici di un thriller, la tensione, la suspance, i colpi di scena e dato il titolo anche un cadavere. Insomma mi stavo decisamente annoiando, e ho deciso che con tutti i libri che ho da leggere non ne valesse la pena. ~ Aly
L'ombra del vento - Carlos Ruiz Zafon
Trama
A Barcellona una mattina d’estate del 1945 il proprietario di un negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo segreto dove vengono sottratti all’oblio migliaia di volumi di cui il tempo ha cancellato il ricordo.Qui Daniel entra in possesso di un libro “maledetto” che cambierà il corso della sua vita. Daniel ne rimane folgorato, mentre dal passato iniziano a emergere storie di passioni illecite, di amori impossibili, di amicizie e lealtà assolute, di follia omicida e di un macabro segreto custodito in una villa abbandonata. Una storia in cui Daniel ritrova a poco a poco inquietanti paralleli con la propria vita…
PERCHÈ?
Nonostante me ne avessero parlato molto bene, non mi sono rispecchiata in quella storia coinvolgente che mi ha spinta ad andare in libreria. Forse aspettative troppo alte? Sta di fatto che per me la lettura si stava rivelando troppo lenta e senza stimoli che mi permettessero di andare avanti, alcune parti sembravano addirittura ripetersi facendomi provare un senso di noia invece che di piacere. Inizialmente avevo provato a interrompere la lettura per riprenderla in un secondo momento, magari non era il periodo giusto, ma quando ho ripreso a leggerlo provavo esattamente le stesse cose e da lì ho capito che non è un libro che fa per me. ~Roby
Non è un lavoro per ragazze - Sakuraba Kazuki
Trama
Ōnishi Aoi e Miyanoshita Shizuka sono due tredicenni che frequentano la seconda media. Abitano in un’isola nella prefettura di Yamaguchi, un luogo isolato, che rende le loro vite quotidiane monotone e ripetitive. Ma se a scuola appaiono entrambe come due normalissime teenager alle prese con libri o videogiochi, nella vita privata nascondono ferite profonde. Soprattutto Aoi: il patrigno è un ubriacone che preferisce rubarle dal portafogli i soldi guadagnati col lavoretto estivo anziché cercarsi un impiego tutto suo, e trascorre le proprie giornate bevendo e trattando male la figliastra. Aoi vorrebbe sbarazzarsi di lui, e l’occasione si presenta quando Shizuka le confessa di poterla aiutare. Ma una volta aiutata l’amica nell’omicidio, Shizuka le chiede il medesimo favore in cambio...
PERCHÈ?
Ammetto che la sua condanna è dovuta principalmente ai capitoli lunghissimi, più che ad un vero e proprio motivo legato alla trama, anche se comunque non è che mi stesse particolarmente intrattenendo, però essendo io una lettrice che legge da capitolo a capitolo qui era davvero impossibile, ho provato anche ad interrompere la lettura dei capitoli in piccole parti ma perdevo il filo della narrazione ed ero costretta a rileggere tutto, perciò ho preferito dirgli addio. ~ Aly
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