Trama
L’ultimo desiderio di Hadley prima di morire è che la figlia Lina vada in Italia per conoscere il padre, che non ha mai incontrato. Lina ha sedici anni e tutta la sua vita è a Seattle: non vorrebbe partire, ma decide comunque di seguire la volontà della madre. Al suo arrivo a casa di Howard – ma possibile che sia davvero suo padre? – trova ad aspettarla un diario appartenuto a Hadley all’epoca in cui studiava fotografia a Firenze. Mentre Lina esplora la Toscana con il suo affascinante vicino di casa, Ren, ripercorre le orme di sua madre e arriva a conoscerla come mai prima. Scoprirà la verità su suo padre, ma, soprattutto, scoprirà se stessa.
Lina non aveva in programma di passare l’estate in Italia. Non adesso, non così. Ma dopo la morte di sua madre, si ritrova catapultata in un paese sconosciuto, in casa di un uomo che non conosce, e con un dolore troppo grande per essere lasciato indietro. D'altronde gliel'ha promesso, e sa di non potersi tirare indietro, anche se l'unica cosa che vorrebbe è continuare a vivere a Seattle con la sua migliore amica.
Nel caos del nuovo inizio, Lina riceve qualcosa di inaspettato: il vecchio diario che sua madre aveva scritto quando viveva proprio lì, a Firenze. Quelle pagine diventano una mappa — piena di luoghi, sensazioni e segreti — che la spinge a esplorare la città, e allo stesso tempo, la verità sulla sua famiglia e su se stessa. Lina ha bisogno di capire cosa ci fosse alla base delle scelte di sua madre, perchè non le avesse mai parlato del padre prima del cancro, cosa l'aveva spinta ad andare in Italia a studiare, e cosa invece l'avesse poi riportata negli Stati Uniti, ma non può più chiederlo direttamente a lei, non le resta che cercare risposte in quel luogo che a quanto pare è stato così importante per Hadley, contatta quindi coloro che hanno fatto parte della vita di sua madre, cerca solo una cosa, la verità. Ad aiutarla in questa ricerca, c'è Ren, il suo vicino di casa, i due sono coetanei, e si divertono a passare del tempo assieme, ancor prima di iniziare a cercare risposte.
In Vespa, alla scoperta delle meraviglie di Firenze, tante (tantissime) coppe di gelato, Lina si ritrova in un’estate fatta di scoperte, di primi battiti del cuore e di scelte che le faranno capire che l’amore non è solo quello che si trova, ma anche quello che si riscopre. Forse quest'estate italiana non è così terribile come aveva ipotizzato.
Cosa ne penso io?
Love & gelato è il primo volume dell'omonima saga, scritta da Jenna Evans Welch, in italiano per ora è disponibile solo il primo volume, questo, ma non vedo l'ora di leggere anche gli altri.
La protagonista di questo volume è Lina, una ragazza di appena sedici anni, che ha da poco perso la madre e si ritrova ad abbandonare i piani per l'estate con la sua migliore amica, essendo che è costretta a passarla in Italia a conoscere l'uomo di cui poco prima di morire le ha parlato sua madre, Howard, che a quanto pare è suo padre. Indubbiamente è una ragazza testarda, infatti una volta arrivata a casa di Howard si rifiuta persino di disfare le valigie, convinta di tornare presto negli States, in verità è semplicemente ferita, si sente abbandonata, era molto legata alla madre e senza di lei ora si sente persa, l'unica cosa che vorrebbe è starsene in pace, di certo non in Italia costretta a conoscere nuove persone con cui è chiaro che non abbia alcun legame. D'altronde non so voi ma io non morirei dalla voglia di conoscere il mio ipotetico padre, che per sedici anni non si è mai fatto vivo. Lina non lo sa, ma Howard diventerà presto molto di più dell'uomo che la ospita, ma non voglio dirvi nient'altro, fidatevi vale la pena leggerlo da voi.
Piuttosto parliamo un pochino di Ren, Lorenzo Ferrara è italo americano, è un ragazzo solare e gentile, praticamente l'opposto di Lina quando i due si incrociano per caso e si conoscono per la prima volta lei infatti è piuttosto scontrosa, ma lui non si perde d'animo, è convinto di potersi far strada nella corazza della ragazza, ed infatti i due diventano ben presto amici. Essendo curioso per natura Ren non vede l'ora di aiutare Lina a scoprire i vari misteri che riguardano sua madre, aiutandola ad orientarsi in una terra sconosciuta.
Sono sincera quando vi dico che li ho amati entrambi, ben costruiti, è stato facile farsi coinvolgere sia nella loro storia fatta di quotidianità, più simile all'estate di un qualsiasi adolescente, che nelle loro avventure alla ricerca della verità su Hadley e il padre di Lina, ammetto che entrambi hanno trovato un posto nel mio cuoricino, che difficilmente lasceranno. Non ho intenzione di parlarvi dei personaggi secondari, perché secondo me non hanno avuto un ruolo poi così rilevante. Per quanto riguarda Howard invece mi piace l'idea di lasciarvi scoprire ogni cosa come ho fatto io, leggendo.
Parliamo piuttosto del libro in sé, uno stile di scrittura chiaro e fluido, che mette in evidenza le dinamiche adolescenziali senza banalizzarle, la Welch dà spazio al dolore, alla nostalgia, alla vulnerabilità, dei suoi protagonisti, ma anche all'umorismo, ai piccoli imbarazzi e ai primi battiti del cuore. Crea un contrasto tra dolcezza e malinconia che a parer mio permette al lettore di immedesimarsi ancora di più in ciò che sta leggendo, creando un legame più profondo di quello che può sembrare. Inoltre Firenze, e l'Italia in generale non sono semplicemente uno sfondo, diventano parte integrante dell'esperienza di Lina, con descrizioni precise, dettagliate, ma non eccessive, che non distolgono l'attenzione dagli avvenimenti principali. La parte di questo romanzo che mi ha convinto di più è l'inserimento delle pagine del diario di Hadley, che danno un punto di vista diverso rispetto a quello di Lina, e ci ricordano il motivo per cui lei si trova in Italia, creando un legame tra il presente della figlia e il passato della madre. Per quanto mi riguarda Love & Gelato non è un semplice romanzo rosa, non è solo una storia d’amore. È un viaggio nel passato per capire il presente. È una lettera aperta alle radici, alla perdita, e a tutto ciò che rende una persona davvero viva. Per cui io vi invito caldamente a dargli una possibilità, e spero che tutto ciò che ho scritto vi abbia in qualche modo incuriosito, se è così fatemi sapere cosa ne pensate. Il mio voto è:
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