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Madame Bovary. Recensione


Trama

La storia della signora Bovary, una povera adultera malata di sogni impossibili, che scende la scala della sua degradazione fino al suicidio, è solo in apparenza la storia di una vita mancata: dominata dalla fatalità, dotata di una cieca e meccanica articolazione, Emma Bovary è piuttosto il ritratto statico, marmoreo, della mancanza della vita. L'introduzione di questa edizione è a cura dello psicanalista Roberto Speziale Bagliacca che concentra la sua attenzione sulla figura di Charles Bovary, che appare un "masochista morale di alto lignaggio che, con un sadismo perfettamente camuffato, contribuisce in maniera determinante al suicidio di Emma".


Una storia di una donna che cerca di sfuggire alla sua vita poco soddisfacente, ma che la porta alla sua rovina. Pensavo di trovarmi davanti un racconto con un linguaggio pesante e di difficile comprensione, invece l'ho trovato piuttosto scorrevole anche se alcuni punti ho dovuto soffermarmi un po' di più. Alcune vicende non mi hanno coinvolta più di tanto a differenza di altri e questo non mi porta a dare un voto massimo ma 4 stelle tutte meritate, perché lo stile raffinato ed elegante mi ha saputa tenere incollata alle pagine. Come vedete dalla copertina ho preso l'edizione di Storie senza tempo, il che dà un tocco in più di eleganza a tutto il libro, siccome sono una lettrice che apprezza molto le belle copertine e questa collezione di certo non poteva mancare nella mia libreria!


Informazioni generali:
  • Titolo: Madame Bovary
  • Autore: Gustave Flaubert
  • Genere: Classico
  • Numero di pagine: 316






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