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Colazione da Tiffany. Recensione

 


Trama

Quando "Colazione da Tiffany" venne pubblicato per la prima volta, nel 1958, il «Time» definì la sua eroina Holly Golightly: «la gattina più eccitante che la macchina per scrivere di Truman Capote abbia mai creato. È un incrocio tra una Lolita un po' cresciuta e una giovanissima Zia Mame… sola, ingenua e un po' impaurita». Di tutti i suoi personaggi, disse Capote più tardi, lei era la sua preferita, ed è facile capire perché. Holly è una cover-girl di New York, attrice cinematografica mancata, generosa di sé con tutti, consolatrice di carcerati, eterna bambina chiassosa e scanzonata. È un personaggio incantevole, dotato di una sorprendente grazia poetica. Intorno a lei ruotano tipi bizzarri come Sally Tomato, paterno gangster ospite del penitenziario di Sing Sing; O.J. Berman, il potente agente delle star di Hollywood; il «vecchio ragazzo» Rusty Trawler; Joe Bell, proprietario di bar e timido innamorato...


È forse uno dei libri più famosi di Truman Capote, nonché il romanzo da cui è stato tratto l'omonimo film che vede protagonista la magica Audrey Hepburn. Sono sincera ha un posto speciale nel mio cuore proprio per il film. Capote ci racconta dal suo punto di vista, quindi con narratore interno la folle vita di Holly Golightly. L'ho divorato in poco tempo, è leggero molto scorrevole per nulla impegnativo, l'unica cosa che dovrete fare è ricordarvi i vari personaggi perché sono davvero tanti, insomma Holly Golightly si diverte e non poco.
Ve lo consiglio? Ovviamente si, qualsiasi tipo di lettura stiate cercando Colazione da Tiffany si adatta bene.


Informazioni generali:
  • Titolo: Colazione da Tiffany
  • Autore: Truman Capote
  • Genere: Narrativa
  • Numero di pagine: 108
  • Casa editrice: Garzanti


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