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Noi siamo infinito. Recensione

 


Trama

Fra un tema su Kerouac e una canzone degli Smiths, scorrono i giorni di Charlie, un adolescente per niente ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un vortice di prime volte: la prima festa, la prima rissa, il primo bacio, le prime delusioni d'amore. Così Charlie, da sempre più portato alla riflessione che all'azione, affida a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico le emozioni, le trasgressioni e i turbamenti di ciò che vive e sente ogni giorno. Gentile e con un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confidente perfetto di tutti, quello che non tradirebbe mai e poi mai un segreto. Peccato che quello più grande sia nascosto proprio dentro di lui. Capace di raccontare con autenticità rara le montagne russe dell'adolescenza, quel labile confine tra la sensazione di esplodere di vita e la paura di vivere la realtà, oggi torna in libreria in un'edizione speciale, arricchita da una nuova lettera di Charlie. Perché la storia continua nella vita di tutti noi, ogni volta che abbiamo bisogno di ricordare che non siamo mai davvero soli.


Charlie abbandona il mondo delle scuole medie per entrare in quello complicato delle superiori. Ricco di nuove esperienze che si trova ad affrontare da solo poiché non ha amici su cui contare. Ha un carattere piuttosto schivo, preferisce starsene per le sue piuttosto che fare amicizia. Ad un certo punto però si renderà conto che da stare sempre in solitudine rende tutto più difficile perciò si impone di fare amicizia. Durante una partita, in tribuna, fa amicizia con Sam e il suo fratellastro riuscendo ad inserirsi nel loro gruppo di amici. 
Charlie è il classico componente del gruppo che ascolta i problemi e i segreti di tutti, ma che non si sbilancia su se stesso perché neanche lui non si conosce davvero. Affida le sue emozioni, i suoi dubbi, insomma tutto alle lettere che scrive lui stesso per un ignoto amico, di cui non viene dato alcun dettaglio.
Sto già scoprendo molte carte perciò mi fermo qui, non vi dico nient'altro sullo svolgimento e mi concentro sulla struttura e sullo stile.
La struttura è quella di un romanzo epistolare, poiché tutta la storia viene raccontata dall'unico punto di vista di Charlie che tramite le lettere racconta le sue giornate all'ignoto destinatario.
La narrazione è lunga, lenta, dettagliata a volte completamente scollegata. Lo stile di scrittura l'ho trovato piuttosto altalenante, alcuni capitoli molto scorrevoli e interessanti altri invece a dir poco illeggibili. Devo dirvi che mi è piaciuto? No, si perderebbe il senso di fare una recensione sincera. Posso dirvi che non mi è proprio dispiaciuto ma a posteriori non credo lo leggerei di nuovo. È forse uno dei pochi casi in cui il film è migliore del libro. Per questo il mio voto è:




Informazioni generali:
  • Titolo: Noi siamo infinito
  • Autore: Stephen Chbosky
  • Numero di pagine: 278
  • Genere: Narrativa
  • Casa editrice: Sperling & Kupfer



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