Trama
Starr si muove tra due mondi: abita in un quartiere di colore dove imperversano le gang ma frequenta una scuola prestigiosa, soprattutto per volere della madre, determinata a costruire un futuro migliore per i suoi figli. Vive quasi una doppia vita, a metà tra gli amici di infanzia e i nuovi compagni. Questo fragile equilibrio va in frantumi quando Starr assiste all'uccisione di Khalil, il suo migliore amico, per mano della polizia. Ed era disarmato. Il caso conquista le prime pagine dei giornali. C'è chi pensa che Khalil fosse un poco di buono, perfino uno spacciatore, il membro di una gang e che, in fin dei conti, se lo sia meritato. Quando appare chiaro che la polizia non ha alcun interesse a chiarire l'episodio, la protesta scende in strada e il quartiere di Starr si trasforma in teatro di guerriglia. C'è una cosa che tutti vogliono sapere: cos'è successo davvero quella notte? Ma l'unica che possa dare una risposta è Starr. Quello che dirà - o non dirà - può distruggere la sua comunità. Può mettere in pericolo la sua stessa vita.
Star vive una doppia vita, tra la scuola prestigiosa dove in particolar modo la madre ha deciso di iscriverla per garantirle un ottima istruzione e il quartiere in cui vive dove imperversano le gang, la droga e un futuro pressochè incerto. Si era creata un equilibrio fragile ma stabile tra la Star che va a scuola e quella che gira nel quartiere e aiuta il padre in negozio ma dopo una festa questo equilibrio si spezza. Star sta tornando a casa in macchina con il suo migliore amico, Khalil, quando all'improvviso li ferma la polizia. In meno di niente Khalil è steso per terra, morto, Star non ha neanche avuto il tempo di realizzarlo, di stargli accanto negli ultimi istanti. Da quel momento in poi in Star si rompe qualcosa, perchè sente che nessuno tra coloro che si stanno occupando della morte di Khalil cerca per lui la giustizia, ma solo di seppellire la sua morte, facendo leva sulla sua appartenenza alla gang del quartiere, trasformando così l'assassinio di un ragazzo innocente ucciso da un poliziotto sprovveduto nella morte di uno spacciatore ucciso grazie al comportamento eroico di un bravo poliziotto.
La tematica centrale che la Thomas vuole trattare scrivendo la storia di Khalil ma soprattutto di Star è chiaramente il razzismo che purtroppo è un tema che nella società contemporanea è ancora troppo sotto i riflettori per i motivi sbagliati.
La tematica centrale che la Thomas vuole trattare scrivendo la storia di Khalil ma soprattutto di Star è chiaramente il razzismo che purtroppo è un tema che nella società contemporanea è ancora troppo sotto i riflettori per i motivi sbagliati.
Non vi nascondo che nel leggere la storia ho pianto con Star, avrei voluto essere li con lei ad abbracciarla nei momenti di sconforto, in particolar modo quando ha capito che diverse cose sulla sua vita (mi limito ad essere vaga per non fare spoiler), ho provato con lei un senso di frustrazione quando gli adulti non la capivano. Mi sono emozionata questo è certo, come è certo che ve lo consiglio, perchè merita assolutamente di essere letto. C'è una cosa che voglio farvi presente prima di concludere per quanto la Thomas sia stata brava a narrare la storia di Star, si è dilungata un po' troppo nei dettagli in alcuni punti scrivendo secondo me una cinquantina di pagine di troppo che rallentano la lettura. Anche per questo motivo il mio voto è:
Informazioni generali:
- Titolo: The hate u give
- Autrice: Angie Thomas
- Numero di pagine: 418
- Genere: Narrativa
- Casa editrice: Giunti
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