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Pandora. Recensione



Trama

VI È SEMPRE UNA RAGIONE PER CUI UNA PORTA È CHIUSA.
Londra, 1799. Un tempo rinomato, l’Emporio di Antichità Esotiche dei Blake, racchiuso fra un caffè e la bottega di un merciaio, ha da offrire soltanto opere contraffatte, armature scalcagnate e ninnoli privi di valore da quando è finito nelle mani di Hezekiah Blake dopo la tragica morte di suo fratello Elijah. Stimati archeologi e collezionisti, Elijah Blake e sua moglie Helen sono rimasti uccisi dal crollo di uno scavo in Grecia. L’incidente ha lasciato illesa Pandora, la figlia della illustre coppia, ma ha determinato la sciatta decadenza dell’Emporio, rapidamente divenuto una bottega di polverose cianfrusaglie nelle mani sbagliate di Hezekiah. Gli anni sono passati e Pandora, detta Dora, è ora una giovane donna che sogna di diventare un’artista orafa. Un sogno che lei coltiva con caparbietà mentre trascorre le sue ore nell’Emporio in cui l’inettitudine e l’oscura attività dello zio trascinano sempre più il nome dei Blake nell’infamia e nell’oblio. Un giorno, di ritorno al negozio, una scena spaventosa si schiude davanti agli occhi della ragazza: di fronte all’Emporio giace, ribaltato, un carro. Il cavallo, sdraiato sul fianco, sembra illeso, Hezekiah, invece, è intrappolato sotto l’animale. Attorno a lui tre uomini malvestiti, con il terrore negli occhi e l’odore salmastro dei marinai addosso, armeggiano e imprecano alla scalogna mentre fissano una cassa incrostata di molluschi rimbalzata sul selciato. Nei giorni successivi Hezekiah, malconcio e sospettoso, chiude la cassa a chiave nello scantinato e vieta alla nipote di accedervi. Che cosa c’è in quella cassa? Perché Hezekiah è impallidito quando la nipote glielo ha domandato? E per quale motivo ordina a chiunque di non mettere piede nello scantinato?
Incapace di tenere a freno la curiosità, Dora si avventura nello stanzino buio e umido per imbattersi in qualcosa che cambierà per sempre la sua vita.


L'Emporio delle Antichità Esotiche dei coniugi Blake, era un tempo, rinnomato in tutta Londra, ma da quando è gestito da Hezekiah Blake non vende altro che opere contraffatte e oggetti di poco valore.
Elijah e Helen Blake erano stimati archeologi e collezionisti che sono rimasti uccisi dal crollo dello scavo che stavano conducendo in Grecia, in cui solo la figlia Pandora si è salvata, che da allora si trova sotto la tutela di Hezekiah. 
Il tempo passa e Pandora, detta Dora, cresce sognando di diventare un'artista orafa, una passione che coltiva di notte, poichè durante il giorno sta in negozio, per fare la commessa nel negozio che spera un giorno di riportare in auge come quando era gestito dai suoi genitori. 
Un giorno in cui Dora era stata appositamente allontanata dal negozio, mentre è di ritorno si trova davanti ad una scena decisamente spaventosa, suo zio si trova per terra schiacciato dal cavallo che guidava il carro e una cassa per terra. Dopo questo episodio l'unico obiettivo di Dora è scoprire cosa lo zio nasconde nello scantinato, in quello che un tempo era il laboratorio dei suoi genitori.
Ci riuscirà? Ma soprattutto riuscirà a realizzare i suoi sogni nonostante il parere contrario dello zio? Lo scoprirete leggendo ovviamente.
Cosa ne penso io?
Dora è indubbiamente un personaggio interessante, dalla forza straordinaria, nulla ha il potere di fermarla se ha qualcosa in testa, ne lo zio, ne le convenzioni del tempo.
Non vi svelo se Dora riuscirà o meno a seguire i suoi sogni, ma vi svelo che non correrà da sola lungo quella strada, a sostenerla a loro modo, persone che già conosceva e altre invece le ha incrociate nel frattempo. 
Il personaggio dello zio invece non attira in alcun modo il mio interesse, anzi credo che appesantisca la lettura essendo la ripetizione continua delle stesse cose. 
Inutile girarci intorno, è carino il libro, la storia mi intrigava anche, ma per come la Stokes-Chapman ha deciso di svilupparla, a me, è risultata un po' noiosa. In compenso mi è piaciuto molto il suo stile di scrittura, dettagliato, studiato, al punto da permettere al lettore di immergersi nell'Inghilterra georgiana, senza essere ridondante.
Per cui tirando le conclusioni, per quanto mi riguarda, sta nel mazzo ecco, non si contraddistingue, è leggibile ma non mi ha colpito perciò il mio voto è:



Informazioni generali:
  • Titolo: Pandora
  • Autrice: Susan Stokes-Chapman
  • Genere: Thriller
  • Numero di pagine: 352
  • Casa editrice: Neri Pozza



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