Trama
Nella quiete sorniona di un sabato mattina in ufficio, mentre Matera si prepara al rituale dello struscio pomeridiano, una telefonata raggiunge il Sostituto Procuratore Imma Tataranni. "Pensò immediatamente a Valentina, che doveva essere appena uscita da scuola e in quei giorni stava piantando una grana. Invece le dissero che avevano ucciso un ragazzo, a Nova Siri". Imma per mestiere ha a che fare abitualmente coi morti ammazzati; ma se a morire è un coetaneo di sua figlia, a poco a poco la madre e il procuratore si scopriranno facce della stessa medaglia che finiranno per confondersi e alimentarsi l'un l'altra. L'indagine del procuratore - con le sue tecniche, le sue dinamiche, le rivalità antiche e nuove - pagina dopo pagina assume infatti i contorni del viaggio di una madre alla scoperta di un mistero più importante e profondo: chi sono i nostri figli, che cosa vogliono, che possibilità hanno di questi tempi? In una comunità chiusa del Mezzogiorno italiano, fra dicerie superficiali e misfatti sepolti dalla terra arsa dal sole, Imma scruta, interroga, immagazzina dati: qualche volta inciampa, come sugli irrinunciabili tacchi alti, qualche volta, proprio come con quelli, riesce a ergere lo sguardo oltre l'apparenza dei fatti.
In una Basilicata dalla struggente bellezza, in particolare nella splendida Matera, Imma Tataranni lavora come Sostituto Procuratore. In questo istante è appesa al davanzale a spiare la moglie del prefetto, poichè è convinta che sfrutti le ore di lavoro per fare compere. A distrarla è il telefono che squilla, è quasi sicura che si tratti di sua figlia Valentina, che dovrebbe essere uscita da scuola, invece le comunicano il ritrovamento di un cadavere. Con i morti ci lavora da anni, ma questo in particolare, è un coetaneo della figlia, per cui al suo ruolo uffciale di procuratore subentra anche il suo essere madre. Durante le indagini Imma resta turbata, il suo unico obiettivo è capire cos'è successo a questo ragazzo, ritrovato a Nova Siri, la mattina dopo il suo compleanno, Ad aiutarla, c'è l'appuntato Calogiuri, a suo dire "una delle cose migliori che le sono capitate" infatti i due hanno un intesa speciale, si capiscono in fretta, quasi senza parlarsi. Riusciranno i due a scoprire cos'è successo? Perchè il ragazzo è stato ucciso?
Cosa ne penso io?
Imma Tataranni è una donna di 43 anni, sposata, madre di un adolescente alta meno di un metro e 55, non bellissima, con i capelli crespi, nota per i suoi tailleurini improbabili cuciti dalla madre e i tacchi rigorosamente 12 che risuonano rumorosamente per il pavimento della Procura di Matera. Il punto di forza della dottoressa è la memoria, non una dote naturale, ma coltivata, raggiunta dopo anni di sacrificio e studio.
Su di lei si basa l'intera struttura del romanzo, che segue chiaramente la struttura standard dei gialli, nulla di pretenzioso anzi decisamente lineare.
Affiancato a Imma, l'appuntato Ippazio Calogiuri, timido ed insicuro ma che zitto zitto, riesce a capire in fretta ciò che la dottoressa ha per la testa, insieme i due formano la coppia più funzionale della procura.
La storia è semplice, forse un pochino scontata, ma mi è piaciuta comunque. A colpirmi in particolar modo più che lo svolgimento è la caratterizzazione che la Venezia ha scelto di dare ai suoi personaggi. Lo svolgimento infatti, non mi ha convinto, o meglio, non mi ha coinvolto, c'è da dire che la storia non mi era esattamente nuova, dato che avevo già visto la prima stagione della serie che la Rai ha tratto da questi romanzi, (che vi consiglio di guardare, ma ne parleremo ancora, più avanti).
Il mio voto è:
- Titolo: Come piante tra i sassi
- Autrice: Mariolina Venezia
- Genere: Romanzo giallo
- Saga: Le indagini di Imma Tataranni (vol.1/5)
- Casa editrice: Einaudi
- Numero di pagine: 228
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