Trama
Nel tentativo di superare l'omicidio dell'amica del cuore, Zoe lascia New York e si trasferisce a Berlino grazie a una borsa di studio. Qui ritrova Hailey, già sua compagna alla scuola d'arte, alla quale si appoggia completamente stringendo un'amicizia intensa e poco equilibrata. La differenza tra le due ragazze, infatti, non potrebbe essere più evidente: tanto Zoe è priva di scopo e influenzabile quanto Hailey è egocentrica e sicura di sé, idolatra Andy Warhol e Britney Spears e vuole fare della propria vita un'opera d'arte. A complicare la situazione ci sono le stranezze dell'appartamento in cui vivono – rumori insoliti e voci che non si sa da dove provengano – di proprietà di una scrittrice di thriller. Hailey e Zoe si convincono che la donna le stia spiando, forse per trovare materiale per i suoi romanzi. Decidono allora di giocare al suo stesso gioco, cercando di essere loro a determinare la narrazione: organizzano party esclusivi all'insegna dell'eccesso e presto tutta la Berlino del circuito artistico e giovanile fa a gara per ottenere un invito. Le notti diventano sempre più frenetiche e fuori controllo e Zoe, che cerca se stessa anche indossando i vestiti delle amiche, inizia a chiedersi quale storia stia vivendo e come andrà a finire... In un crescendo di tensione e colpi di scena, nel suo primo romanzo Calla Henkel esplora il tema dell'amicizia femminile, dei legami tossici, della ricerca di un'identità e di come sia difficile crescere trovando un equilibrio tra le proprie passioni e i compromessi necessari alla sopravvivenza, sullo sfondo di una Berlino vitale e quanto mai affascinante.
La migliore amica di Zoe è stata assassinata, la polizia brancola nel buio senza una pista, nel tentativo di superare il lutto Zoe lascia New York, per trasferirsi a Berlino, grazie ad una borsa di studio.
Qui incontra Hailey, una vecchia compagna della scuola d’arte, con cui stringe un rapporto d’amicizia molto forte. Le due ragazze sono l’una l’opposto dell’altra, Zoe è facilmente influenzabile, non ha un idea chiara di ciò che vuole fare nel futuro, Hailey invece ha le idee decisamente chiare, vuole fare della sua vita un opera d’arte, vivendo sempre al centro dell’attenzione.
In questa situazione, già piuttosto instabile, incide anche il loro appartamento. Le due ragazze lo hanno preso in attutò da una scrittrice di thriller, che possiede l’intero palazzo, ma di cui sono le uniche coinquiline. Per cui quando sentono voci e rumori strani, non capendo da dove possano provenire, si convincono che la padrona di casa le stia spiando, in cerca di ispirazione per una nuova storia. Decidono così di stare al gioco, ma allo stesso tempo vogliono governare la narrazione degli eventi, motivo per cui optano per una vita sregolata, in breve tempo il loro appartamento diventa un club esclusivo, in cui tutti fanno a gara per ricevere l’invito. Zoe vive questi mesi seguendo le malsane idee di Hailey, fidandosi ciecamente di ciò che dice, perdendo di vista se stessa.
Come andrà a finire questa storia?
Cosa ne penso io?
Zoe è una ragazza fragile, che si lascia condizionare facilmente, il che è già difficile da considerare positivo, in più le sue frequentazioni non esattamente esemplari non fanno altro che nuocerle. Tanto per farvi capire, dopo il funerale della sua migliore amica, inizia una tossica relazione con il fidanzato di quest’ultima. Questi suoi comportamenti non fanno altro che trascinarla in una spirale di eventi “stravaganti”, spesso al limite del legale.
Il rapporto che costruisce con Hailey è all’apparenza, un amicizia profonda, ma in realtà è una vera è propria dipendenza, l’ennesimo rapporto tossico che Zoe instaura con qualcuno, dovuto principalmente al fatto che Hailey conosce il tedesco.
Hailey è una ragazza egocentrica, vuole stare al centro dell’attenzione, non desidero altro, per cui questa dipendenza che Zoe ha nei suoi confronti certo non lo disturba.
Fino a che punto si spingerà questa cosa, lo lascio scoprire a voi, se deciderete di leggere questo romanzo.
I vestiti degli altri di Calla Henkel è un romanzo di narrativa in cui l’autrice esplora diversi temi tra cui, i legami tossici e la ricerca dell’identità, di cui solitamente si parla poco.
Il fatto é che non mi è piaciuto, come ha scelto di trattarli.
La trama mi sembrava intrigante, per cui ho deciso di iniziare questo romanzo, ma i primi dubbi si sono palesati ben presto, nonostante questo ho deciso di proseguire, e a fatica concluderne la lettura, per cui vi dico per me è no.
Faticoso da leggere, confuso, poco scorrevole e molto ripetitivo almeno secondo me. Non è riuscito a suscitarmi alcuna emozione ne reazione, cosa che reputo fondamentale, leggendo. Non ve lo consiglio, credo sia chiaro, sostanzialmente l’idea non era male, d’altronde è l’unica cosa che premio, ma lo svolgimento, quello l’ho trovato decisamente opinabile per cui il mio voto è:
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