Trama
Tutto è tranquillo e pianificato nella vita di Salima: i corsi, gli esami, la laurea e il lavoro saltuario al vivaio. In un afoso pomeriggio di luglio riceve una cartolina da Siviglia: è suo padre che la invita a raggiungerlo. Molti anni sono passati dal divorzio da sua madre e dall’ultima chiamata ricevuta, Salima è confusa, agitata e adirata, ma l’invito è come il richiamo di una sirena. Scatenando il caos in casa prepara la valigia e parte. Nella terra del flamenco, delle tapas e dei colori, Salima si immerge nella vivace vita spagnola alla ricerca del padre, incontrando persone che cambieranno per sempre la sua esistenza.
È un afoso pomeriggio di un giorno qualunque del mese di luglio, quando Salima riceve una cartolina da Siviglia. Il padre, che da anni ormai vive lì, la invita a raggiungerla. I genitori di Salima hanno divorziato da tanti anni orma e ci è voluto ben poco prima che finissero anche le chiamate, ma Salima non ha mai smesso di scrivergli, anche se il padre non le ha mai risposto. Tra i due genitori non scorre buon sangue. perciò nel momento in cui decide di partire non lo chiede alla madre, ma semplicemente le comunica il da farsi. A sostenerla seppur con timore, ci sono i nonni, che da sempre le danno il sostegno necessario per sopportare i comportamenti ipercritici della madre.
Come se la caverà Salima nella terra del flamenco, alla ricerca del padre?
Cosa ne penso io?
I loti di Siviglia è un romanzo di narrativa scritto da Serena Pellegrini.
La protagonista è Salima, una ragazza dolce ma determinata, lavora in un vivaio perchè ama le piante e sta per laurearsi, almeno finchè un imprevisto non le sconvolge i piani. Vive con una mamma ipercritica e con i nonni materni, il nonno ama i dolci ma non può mangiarli dopo le ultime visite del cardiologo e la nonna invece ama cucinare per sua nipote.
Il padre si è trasferito a Siviglia dopo il divorzio, mantenendo i contatti con Salima, che però non sa nulla della sua vita, per questo motivo la ragazza decide di partire, per ricostruire il rapporto perduto.
Questo libro è leggero e scorrevole, ma allo stesso tempo è un concentrato di emozioni, tratta attraverso diverse vicende la riscoperta di se stessi, di quanto per le aspettative altrui ci si possa perdere e quanto le aspettative verso gli altri ci possano ferire.
Troppo spesso idealizziamo chi ci ha ferito e/o abbandonato creando una finzione che è molto lontana dalla realtà.
Un libro che mette al centro i legami famigliari,
La caratterizzazione dei personaggi è piuttosto dettagliata, anche se c'è qualche dettaglio che non mi ha particolarmente convinto, tipo il ragazzo conosciuto da Salima a Siviglia.
L'ambientazione si divide in due luoghi, in parte è Vercelli, una piccola città del Piemonte circondata dalle risaie e in parte Siviglia, dove si respira la travolgente cultura spagnola.
Mi sono follemente innamorata di questo volume, in particolare della sua protagonista, la dolce ragazza mi ispira la fiducia della perfetta amica.
Il mio voto è:
Informazioni generali:
- Titolo: I loti di Siviglia
- Autrice: Serena Pellegrini
- Genere: Romanzo rosa
- Numero di pagine: 214
- Casa editrice: Mille Battute
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