Trama
Piove. In una primavera ritardataria, il Pm Tataranni è di pessimo umore. Mentre è in corso la campagna elettorale per le Regionali si ritrova fra i piedi una ragazza troppo intraprendente, troppo ingenua, forse mitomane. Quando la giovane scompare, Imma Tataranni comincia a vedere tutto sotto un'altra luce: se stessero tentando di incastrarla? Eccola tirar fuori gli aculei, mentre si aggira per una Basilicata che sembra la Transilvania, impantanandosi in tutti i sensi. All'inseguimento di una verità che affonda le radici nel passato si spingerà fino a Roma: fra il Colosseo e piazza di Spagna sfreccerà in scooter stretta all'appuntato Calogiuri, e finirà col cadere in tentazione. Ma anche sul suo prediletto si allunga qualche ombra. Nell' indagine sembrano spuntare i fantasmi, una vecchia parla di malocchio. Dagli studi di Cinecittà in via di dismissione al petrolio della Val d'Agri, da Montecitorio ai vicoli deserti di Craco, il paese abbandonato, solo la testardaggine di una donna che non teme i chili di troppo e rifugge i buoni sentimenti potrà venire a capo dell'enigma. Dissacrante nella sua normalità, forse Imma imparerà a fidarsi un po' di più di se stessa e degli altri, forse il frutto proibito si potrebbe cogliere, forse il Belpaese non è del tutto da rottamare.
A Matera piove, ci sono le elezioni, i manifesti sono affissi ovunque, pure dove non dovrebbero, tutte cose che mettono la dottoressa Tataranni di pessimo umore. A queste si aggiunge una ragazza, intraprendente ma un po' troppo ingenua che vuole parlarle di alcuni pozzi di petrolio.
Poco tempo dopo questa ragazza scompare, ed è proprio Imma ad occuparsi dell'indagine e si sa, quando c'è lei non c'è scampo per nessuno. È convinta che, per qualche strano motivo, vogliano incastrarla, il che certo non la ferma. Si spinge fino a Roma, dove si è spostato l'appuntato Calogiuri, pur di risolvere il caso. I due sfrecciano in scooter, fra il Colosseo, Piazza di Spagna e gli studi di Cinecittà alla ricerca della verità. Ad un certo punto però nell'indagine sembrano comparire i fantasmi, qualcuno parla di malocchio, Imma non sa più di chi fidarsi, persino su Calogiuri si allungano delle ombre.
Riuscirà Imma a scoprire la verità? Cosa nasconde Calogiuri?
Cosa ne penso io?
Maltempo è il secondo volume della saga di Mariolina Venezia sulla dottoressa Imma Tataranni, sostituto procuratore.
Le cornici che fanno da sfondo alle indagini sono, come al solito la città ed i dintorni di Matera, ed insolitamente, la capitale, Roma.
A condurre le indagini è ovviamente la dottoressa Tataranni, una donna piuttosto cinica, che è intollerante verso ogni forma di ipocrisia ed ingiustizia, motivo per cui svolge lei stessa il lavoro sul campo. Ippazio Calogiuri, il fido appuntato, si trova a Roma per studiare per il concorso da maresciallo, ma non si tira certo indietro dal dare una mano alla dottoressa.
Questo è un romanzo giallo, pieno di colpi di scena, alcuni vanno oltre le aspettative, ve lo assicuro (ma ciò non significa che sia positivo).
La Venezia ha la capacità di scrivere con cura, costruendo i suoi personaggi con tutti i dettagli necessari a renderli il più verosimili possibili, che è uno dei motivi per cui leggo questi volumi. Un altro è la complicità che lega la Tataranni e Calogiuri, che si capiscono senza bisogno di parlarsi.
Capiamoci, la storia è interessante, il libro è scritto bene, la suspense non manca, e gli imprevisti sono molteplici, ma c'è qualche piccolo dettaglio (che non specifico per evitare di fare spoiler) che mi hanno lasciata un po' di stucco, ecco.
Il mio voto è:
Informazioni generali:
- Titolo: Maltempo
- Autrice; Mariolina Venezia
- Genere: Romanzo giallo
- Saga: Le indagini di Imma Tataranni (vol.2/5)
- Numero di pagine: 255
- Casa editrice: Einaudi
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