Trama
Sono le quattro e trenta del mattino. Dalla loro barca il dottor Manfredi Monterreale e Sante Tammaro, giornalista di un quotidiano online, intravedono sulla costa un uomo che trascina a fatica una grossa valigia e la getta fra gli scogli. Poche ore dopo il vicequestore Vanina Guarrasi riceve una chiamata anonima: una voce femminile riferisce di aver assistito all'uccisione di una ragazza avvenuta quella notte in un villino sul mare. Due fatti che si scoprono legati e dànno il via a un'indagine assai più delicata del previsto. La scontrosa Vanina, la cui vita privata si complica di giorno in giorno, dovrà muoversi con cautela fra personaggi potenti del capoluogo etneo. Ma anche grazie all'aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè, con il quale fa ormai «coppia fissa», sbroglierà un intrigo che, fino all'ultimo, riserva delle sorprese.
"La logica della lampara" è un romanzo giallo che narra della scomparsa di una ragazza di cui tutti avevano un'opinione diversa rispetto a quella sua immagine che dopo la sua morte è stata rilevata riguardo alcuni aspetti della sua vita. La notizia della sua morte ha scosso molti dei presenti alla festa nel villino in riva al mare, che la ragazza aveva affittato per soddisfare piaceri illegali, ma è soprattutto suo fratello ad essere rimasto travolto dal dolore della perdita di sua sorella.
Il vicequestore Vanina Guarrasi, insieme alla sua squadra investigativa si trova a risolvere un caso che fino all'ultimo riserverà sorprese e darà del filo da torcere ai protagonisti della storia.
Ecco, è proprio questo che ho trovato interessante in questo libro: inizialmente mi sembrava un romanzo giallo tradizionale, ovvero con vittima, detective e la scoperta finale del colpevole. Non mi sarebbe dispiaciuto, in quanto è un genere a cui sono sempre stata legata, anche se in questo caso avrei trovato la storia abbastanza piatta, ma Cristina Cassar Scalia ha avuto l'abilità di stravolgere la storia proprio sul punto più cruciale, quando pensavo di essere arrivata al termine di questo racconto giallo e aver dato per scontato come sarebbe andata a finire, ecco che arriva l'elemento di svolta, che mi ha costretta a rivalutare tutti gli indizi che avevo raccolto durante la lettura e farmi rimanere letteralmente sconvolta dopo aver terminato l'ultimo capitolo.
Non ho mai letto libri che contengono espressioni in dialetto, in questo caso il siciliano, e l'ho trovato particolare. Magari a qualcuno che ne ha già letti di libri così questo dettaglio non stupirà, ma personalmente l'ho trovato un elemento originale in grado di dare anche personalità ai personaggi del racconto.
La storia scorre anche molto bene, l'attenzione si mantiene durante tutta la lettura e ho seguito il filo del racconto senza perdermi in nessun punto in quanto ogni informazione e dettagli aggiunti venivano presentati in maniera molto chiara; che sia stato volontario o meno ho notato una certa attenzione da parte dell'autrice riguardo questa cosa.
Sicuramente è un romanzo che consiglio senza troppi giri di parole, adatto a chi vuole avvicinarsi al genere per la prima volta, ma anche a chi è appassionato di storie su delitti.
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