Trama
Libby Lomax vive da sempre all'ombra della sorella, con la quale è stata introdotta fin da piccola dalla madre al mondo della recitazione, tra provini estenuanti e confronti insopportabili. Non ha molto successo, forse anche perché non è esattamente la strada che avrebbe scelto, se non ne fosse stata costretta. Una passione per il cinema, però, ce l'ha: è una fan accanita della famosissima attrice Audrey Hepburn. La venera così tanto che più di una volta si è trovata a desiderare di poterla avere come amica. E sarà per lo stress di una giornata tutta storta che l'ha vista cacciata dal set e umiliata di fronte al divo del momento, Dillon O'Hara ma arrivando nel suo nuovo e minuscolo appartamento, sommersa da scatoloni che non sa dove mettere e assediata da un divano troppo grande, Libby vede comparire alle sue spalle niente meno che la protagonista di "Colazione da Tiffany" in persona, con tanto di tubino nero, Ray-Ban e collana di perle. Deve essere un'allucinazione. Forse sta impazzendo. Be', a ogni modo, tanto vale approfittare dei suoi preziosi consigli su questioni di moda, di cuore e di vita.
Libby Lomax ha vissuto tutta la sua vita all'ombra della sorellastra. Fin da bambina è stata trascinata dalla madre nel mondo della recitazione, ha partecipato a numerosi provini, ma non ha mai avuto particolare successo, probabilmente perchè non è particolarmente interessata a intraprendere questa carriera, ma ad oggi, avendo sottovalutato la sua istruzione, non ha grandi scelte. La passione per il cinema è l'unica cosa che suo padre le abbia trasmesso, poi però ha deciso di abbandonarla per continuare a scrivere un libro sulle celebrità.
Sarà lo stress di una giornata particolarmente storta in cui dopo una figuraccia piuttosto umiliante davanti al divo del momento Dillon O'Hara, ed essere stata cacciata dal set dove lavorava si dirige verso il suo nuovo appartamento, che ora deve capire come pagare, ma dopo aver aperto la porta scopre che il proprietario ha diviso il suo appartamento in due mini, con bagno in comune e se tutta questa serie di sfortunati eventi non bastasse, i bellissimi mobili che aveva scelto nel magazzino delle scenografie sono stati scambiati con quelli di uno spettacolo teatrale. Così si ritrova con un gigantesco divano che puzza di pipì di cane ed occupa la maggior parte dello spazio nel suo mini appartamento. È proprio su questo che si accascia dopo questa stancante giornata decisa a guardare uno dei film della sua attrice preferita, Audrey Hepburn, sogna da sempre di averla come amica, per quanto sia impossibile ne è consapevole. Eppure dopo questa giornata folle, è proprio la protagonista di "Colazione da Tiffany" nel suo tubino nero, occhiali Ray-Ban e filo di perle a comparire alle sue spalle. LIbby è convinta che sia un allucinazione, ma è sempre stato il suo sogno, per cui nonostante sia folle, perchè non ascoltarla?
Cosa ne penso io?
Una serata con Audrey Hepburn è un romanzo rosa scritto da Lucy Holliday, primo di una trilogia.
La protagonista è Libby Lomax una ragazza che decisamente crede poco in se stessa, probabilmente perché fin dall'infanzia è sempre stata sminuita dal confronto con la sorellastra. Per non parlare poi del fatto che il padre preferisse lavorare ad un libro piuttosto che stare con sua figlia, un bel colpo per l'autostima di Libby. Eppure la ragazza ha un talento speciale, anche se non se ne rende conto.
Per quanto sia folle voi cosa fareste se vi trovaste la splendida Audrey Hepburn seduta sul divano di casa vostra? Probabilmente penserete di essere impazzite, ma dopo aver determinato che la follia non c'entra, perchè non dare inizio a questo sogno, certo bisogna farle un rapido corso d'aggiornamento sulle nuove tecnologie, ma è un piccolo prezzo da pagare secondo me. Si insomma stiamo parlando di Audrey Hepburn, chi non la vorrebbe come amica? Per quanto io non sia fissata con lei allo stesso livello di Libby decisamente quest'esperienza gliela invidio.
Parliamo del libro in generale, un po' folle, i fantasmi in un romanzo rosa non sono esattamente parte dell'ordinario, ed in tutta onestà un po' prevedibile, penso che il finale un po' ce lo aspettavamo tutti non che mi dispiaccia, anzi ho fatto il tifo per loro fin dall'inizio.
Lucy Holliday ha uno stile di scrittura scorrevole e leggero, le descrizioni sono dettagliate, ma non noiose, non ho molte critiche da muovere in merito.
In conclusione, ve lo consiglio? Sí, in particolar modo se cercate un lettura da fare sotto l'ombrellone, leggera e divertente, ma ovviamente non solo, anche perchè non è ambientato strettamente al periodo estivo. Il mio voto è:
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