Passa ai contenuti principali

Alla fine di una caramella al limone. Recensione

 


Trama

Secondo una leggenda che si tramanda di generazione in generazione, esistono delle speciali caramelle al limone che possono guidarci sul sentiero giusto, mostrandoci le strade che abbiamo scelto di non percorrere. Lolly, trentatré anni, si sente persa e insoddisfatta. Per questo la saggia zia Gert le appoggia sul palmo della mano tre caramelle a forma di spicchio cosparse di zucchero, insieme a poche, semplici istruzioni: scartarle prima di andare a letto, sorbirle lentamente fino alla fine e appoggiare la testa sul cuscino. Un po' scettica ma anche curiosa, Lolly segue le indicazioni. Così, all'improvviso, si trova catapultata in un ristorante tutto suo sulla costa inglese. La notte successiva, invece, incontra la madre come se non fosse mai scomparsa, e quella dopo ancora ha una famiglia con il suo primo amore. Ogni volta fa sogni così vividi da sembrare più un'alternativa possibile che il prodotto della sua immaginazione. Ma questi scenari durano il tempo di una caramella e a tutti manca qualcosa, perché ogni scelta comporta una rinuncia. Forse, però, la zia non voleva farle vivere un sogno. Forse, il suo era un invito a osservare il presente con occhi diversi. Perché le nostre scelte passate possono sembrare un po' aspre, come le caramelle al limone, ma il retrogusto è dolce se troviamo dentro di noi la forza per cambiare il futuro. Una storia di scelte, dove il passato è lo specchio per costruire un futuro più felice. Perché i sogni possono diventare reali e durare più di una caramella. Basta essere capaci di non indugiare nei ricordi e avere il coraggio di riprendere in mano la propria vita.



Lolly da quando è mancata sua madre si è caricata sulle spalle diverse responsabilità, la gestione del ristorante di famiglia, immersa tra i libri contabili, d'altronde è l'unica che se ne può occupare, inoltre si sentiva responsabile della crescita di sua sorella, ancora bambina. Per tutto questo ha dovuto mettere da parte quelli che erano i suoi sogni, il ristorante a Brighton che aveva sempre sognato non sarà altro che quello, un sogno. Non le è mai pesata questa situazione, almeno finché la sorella non le mostra una lista degli obiettivi che aveva fatto a suo tempo, a scuola. Da quel momento Lolly capisce che in trentatré anni non si era realizzata. Lo sconforto che prova è evidente per quanto lei cerchi di dissimularlo, ad accorgersene è zia Gert, che ha una soluzione, delle caramelle al limone, a forma di spicchio, cosparse di zucchero, le istruzioni della zia sono chiare e semplici, scartarle, andare a letto gustandosi la caramella con la testa sul cuscino. Così Lolly può vivere una sola giornata in una realtà alternativa, in cui però manca qualcosa, perché ad ogni scelta corrisponde una rinuncia. Lolly ha un'ultima caramella, può tornare in una delle realtà alternative e rimanerci per sempre, deve solo fare una scelta, il resto lo farà il destino. 
Quale sarà la scelta di Lolly? 
Cosa ne penso io?
Alla fine di una caramella al limone è un libro di narrativa scritto da Rachel Linden. 
La protagonista principale è Lolly, che ha trentatré e da anni ormai ha messo da parte i sogni di quando era bambina, per vivere il sogno di qualcun altro. Non le pesa dare una mano alla sua famiglia, ma allo stesso tempo non vuole passare la vita alla continua ricerca di strategie che non facciano chiudere il ristorante, consapevole che suo padre non si riprenderebbe. 
Lolly è tenace, amorevole, si preoccupa più per la salute del padre e la vita della sorella che per se stessa, che è una qualità ammirevole, ma non è giusto che nella sua vita lei venga in secondo piano. "Cerca la tua beatitudine" è il consiglio che le da zia Gert, e che secondo me non deve valete solo per Lolly, ma anche per chi legge di questo suo viaggio.
Sinceramente il mio personaggio preferito del volume è proprio la zia Gert, che all'età di ottant'anni, dopo aver viaggiato per il mondo, vissuto esperienze folli, seguendo i suoi desideri, senza ascoltare nessuno se non il suo cuore, è tornata per dare una mano alla famiglia. Non voglio soffermarmi su tutti i personaggi del volume, o rischierei di farvi spoiler, per cui parliamo del libro in sé. Una narrazione lunga, lenta, che per circa metà libro non mi ha coinvolto poi molto, almeno fino a quando non sono entrate in gioco le caramelle al limone e molti dettagli che non mi erano chiari lo sono diventati. Un libro che di base secondo me vuole trasmettere un bel messaggio, non si può modificare il passato, bisogna convivere con le proprie scelte e pensare al futuro, quello si che si può cambiare. In totale sincerità ammetto però che non è una lettura che rifarei, per motivi di gusto personale, non perché sia effettivamente un brutto libro. Motivo per cui in generale ve lo consiglio, vi invito anzi a farmi sapere che cosa ne pensate e vi chiedo se aveste a disposizione queste caramelle le usereste? Il mio voto è: 





Informazioni generali: 
  • Titolo: Alla fine di una caramella al limone
  • Autrice: Rachel Linden
  • Genere: Narrativa
  • Numero di pagine: 384
  • Casa editrice: Garzanti



Commenti

Post popolari in questo blog

Giuditta e l'Orecchio del diavolo. Recensione

  Trama In un paese di montagna, nell'autunno del 1944, una bambina viene portata di nascosto a casa di Caterina, la moglie di Sandokan, il capo della banda partigiana che opera su in montagna. È cieca, con occhi inquietanti. Si chiama Giuditta, ed è scampata alla deportazione di tutta la sua famiglia. Giuditta è strana: è in grado di andare in giro per i sentieri della montagna come se ci vedesse, conosce tutte le erbe e i rimedi come le fattucchiere e parla con gli animali. Un giorno scopre l’Orecchio del Diavolo, un posto misterioso e maledetto dove si trova un muro alto e concavo, con al centro un sedile. Seduta lì, Giuditta sente le voci che arrivano dal fondovalle. Così, ogni giorno, torna all’Orecchio del Diavolo. ascolta le voci e i rumori, e riesce ad avvertire in anticipo i partigiani quando i tedeschi si mettono in moto. Per la vigilia di Natale Sandokan e otto dei suoi tornano in paese. Ma quando all’uscita dalla messa, passata la mezzanotte, sono circondati dai tedesch...

2024. Wrap up

  Abbiamo salutato da poco il 2025, riepiloghiamo insieme le letture che ci hanno accompagnate durante il 2024!  Qual è stato il libro che vi ha emozionati di più? Aly: Le porte della mente - Simone Del Fiore Pomi d'ottone e manici di scopa - Mary Norton Un problema da tre cani - S. J. Bennett Paper Crown - Erin Watt Paper Heir - Eri Watt Il ladro di merendine - Andrea Camilleri Morte di una libraia - Alice Slater |SOSPESO| Flirt in kilt - Meghan Quinn Brave ragazze, cattivo sangue - Holly Jackson Diversity Hotel - Luca Zanforlin Acqua passata - Valeria Corciolani Stronze si nasce - Felicia Kingsley La lettrice testarda - Amy Witting La ragazza del sole - Lucinda Riley La fabbrica delle tuse - Giacinta Cavagna di Gualdana Ageless - Sophie Simonitti Hercule Poirot indaga - Agatha Christie Nonna gangster - David Walliams La vendetta di Striknina - Luca Blengino Martini Dirty - Mia Gold Una sera tra amici a Jinbōchō - Satoshi Yagisawa Il metodo 15/33 - Shannon Kirk Rione Serra Ve...

La fabbrica delle tuse. Recensione

  Trama Una delle più antiche fabbriche di cioccolato di Milano. Una donna, Olga Zaini, che con fatica e caparbietà riuscì a realizzare il sogno suo e del marito. Una moltitudine di ragazze, le tuse, che trovarono tra le mura della fabbrica una famiglia e una possibilità di riscatto. «Non ci sono sacrifici quando si ama». È con queste parole che Olga Torri accetta di diventare la moglie di Luigi Zaini e la madre dei suoi due figli, Piero e Rosetta, che hanno perso la mamma da poco. Luigi è un uomo gentile e discreto con un grande sogno, una fabbrica di cioccolato milanese. Ed è proprio della gentilezza e del profumo di cioccolato che Olga si innamora, così come del sogno di un'azienda come la Zaini, che lei fa suo in un istante. Tra conche e mescolatrici, macchine per la tostatura e per il raffreddamento e tavoli delle incartatrici, la fabbrica cresce, si espande - così come la famiglia, in cui arrivano Luisa e Vittorio - e sperimenta nuovi e originali prodotti; ma soprattutto dive...