Trama
Ma cos'ha di eccezionale Imma Tataranni, croce e delizia della Procura di Matera? Semplice! È una donna normale. Questa volta, a far ticchettare il suo tacco dodici sono una femme fatale dal profumo conturbante, due fratelli coltelli e una simpatica vecchia canaglia. Tra le mura di palazzo Sinagra giace il cadavere di un agente immobiliare, Antonello Ribba. Chi l'ha ucciso? Difficile essere sicuri di qualcosa, in un luogo popolato di antichi fantasmi come i Sassi di Matera. Tutto sembra inafferrabile, da quelle parti perfino la speculazione edilizia assume contorni quasi kafkiani. Quel che è certo è che ci sono in ballo sentimenti estremi, nei quali la nostra Piemme si identifica pericolosamente. Ma se il suo tribunale interno la dichiara colpevole, e lei si sente per un attimo un'Anna Karenina in salsa materana... non ha nessuna intenzione di gettarsi sotto un treno!
In un palazzo disabitato dalle parti di via del Riscatto, nell'inquietante stanza rossa decorata con i vizi capitali, viene trovato il cadavere di un agente immobiliare. L'indagine questa volta si snoda proprio nel cuore dei Sassi, fra antichi monasteri, madonne bizantine, grotte e mura seicentesche. Al quarto appuntamento, Imma Tataranni è piú insofferente e peggio vestita che mai. Con lei ritroviamo la colorata tribú che sempre l'accompagna. La suocera, che giocherà un ruolo nell'indagine, sperando di conquistare terreno nella Matera bene. La cognata, che sente i fantasmi. E il marito Pietro, che ha tanta pazienza, ma prima o poi la potrebbe perdere. Come in una partita a poker, la Piemme materana in tacco dodici dovrà capire, fra i tanti sospettati, chi è che bluffa. Ma anche tenere a bada il bel maresciallo Calogiuri, che sentendosi trattato come un toy boy le fa imbarazzanti scenate di gelosia. Per non parlare di sua figlia Valentina, che abbraccia ideologie estreme, e potrebbe mettere nei guai anche lei. In una Matera sospesa fra riscatto e speculazione edilizia, c'è chi si abbandona all'autocelebrazione, e chi sviluppa per la stessa un'antipatia tale da poter indurre all'omicidio...
Per sfuggire agli innumerevoli commenti stupidi sui Sassi dei parenti in visita Imma esasperata con una banale scusa si allontana così da poter prendere fiato, ma è proprio lontano dalle chiacchere stupide che sente un rumore che il suo orecchio riconosce come uno sparo. Nessuno oltre a lei sembra aver sentito lo sparo, ma quando la mattina dopo arriva in Procura scopre che non si è sbagliata, lo sparo c'è stato davvero e c'è una vittima, con abilità sottrae il caso al collega che dovrebbe occuparsene, visto che conosceva la vittima. Così la dottoressa Imma Tataranni si ritrova nell'ennesimo caso di speculazione immobiliare, ma la domanda è chi ha ucciso l'agente immobiliare Antonio, detto Antonello, Ribba? Sono in molti ad avere un buon motivo per eliminarlo, riuscirà la Tataranni a scoprire il reale assassino?
Cosa ne penso io?
Via del riscatto è il quarto volume della saga scritta da Mariolina Venezia.
La protagonista come sempre è la dottoressa Immacolata, detta Imma, Tataranni che insomma ormai conosciamo bene, alta un metro e poco più, con un gusto per l'abbigliamento particolarmente ecclettico ed una certa insofferenza per chi non rispetta le regole. I potenziali assassini in questo volume sono molteplici, ma la dottoressa lo sa che il colpevole è uno solo, resta solo da capire chi tra, il burbero Sinagra che non vuole che il palazzo diventi un albergo, i due figli, lui senza arte nè parte, lei eterea quanto fragile, la cosa che li accomuna? La mancanza di soldi. La misteriosa avvocatessa di Roma, che arriva in Procura avvolta da una nuvola di profumo, l'ex collega della vittima dato che ne ha provocato il licenziamento, ed infine la strana figura impellicciata con cui Imma si scontra nel vicolo. Intanto Imma deve schivare Calogiuri, il maresciallo infatti si sente trattato come un toy-boy e di certo non ci sta. Insomma i casini non mancano, bisogna solo trovare il modo di risolverli e quella di certo è la specialità della dottoressa.
Per quanto Imma Tataranni resti sempre e comunque il mio personaggio preferito anche questo volume non è che mi abbia poi convinto più di tanto, ma ammetto che mi ha coinvolto di più rispetto ad altri, è stato più complicato sbrogliare questa matassa di plausibili colpevoli alla ricerca di quello reale, il che mi ha trascinato verso la fine delle pagine quasi senza accorgermene.
Se ve lo consiglio? Non è uno di quei casi in cui mi sento di darvi una risposta netta, considerando che se siete come me di certo vorrete mettere una fine a questa saga e di conseguenza è per forza un passaggio obbligato verso l'ultimo capitolo, oppure magari Imma ha lasciato un segno nel vostro cuore e vi siete appassionati, chi può dirlo se non voi qui sotto nei commenti. Il mio voto è:
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