Trama
Dario Vergassola è un maestro nel capovolgere la realtà per mostrarne il lato meno ovvio, più perturbante e comico; stavolta il suo processo di straniamento coinvolge personaggi notissimi delle più belle fiabe per l’infanzia. Intrappolati in un ascensore lentissimo ed esasperante (metafora di un altro inghippo, più sottile e pervasivo: il loro ruolo, che un po’ li imprigiona e li stigmatizza) e costretti a un interminabile viaggio dal pianoterra fino all’ultimo piano di un condominio, dove c’è lo studio dello Psicologo, i quattro cattivi delle fiabe finiscono col denunciare i propri limiti, apparendoci sotto una luce del tutto nuova. Così scopriamo che la Regina dello Specchio ha problemi di autostima ed è dipendente dai social; che il Lupo Cattivo è un vegetariano sotto copertura; che la Strega del Mare si vergogna della sua voce rovinata dalle microplastiche; che il Gran Visir soffre di un disturbo schizofrenico... E ci chiediamo: ma i personaggi cattivi sono davvero solo e soltanto cattivi? Questa fiaba moderna e ironica – ispirata al musical Malefici – è il tentativo di ridare profondità e attualità ai «cattivi», mostrandoceli come persone capaci di sbagliare e di fallire, ma non per questo irrecuperabili. Un inno alla diversità, alla libertà e al riscatto che solo l’introspezione e la tolleranza possono garantirci.
Quattro personaggi noti ai più che rimangono intrappolati all'interno di uno strano ascensore, costretti a compiere uno strano ed interminabile viaggio dal primo all'ultimo piano dove si trova lo studio dello psicologo da cui tutti si stanno recando. Ma cosa succede se questo ascensore decide di fermarsi in strani mezzi piani?
Cosa ne penso io?
I malefici ovvero la casa delle storie strampalate di Dario Vergassola, è un libro di narrativa che definirei particolare. È una lettura sicuramente molto breve, che ha ben quattro protagonisti, che sono alcuni tra i cattivi più famosi delle fiabe in una chiave decisamente innovativa. Non voglio dilungarmi troppo perchè è veramente complicato parlarvi di questo piccolo volume senza raccontarvi tutto. Se la domanda che vi state ponendo adesso è vale la pena leggerlo? La mia sincera risposta è non lo so, è carino ecco, la lettura non occupa troppo tempo, ma decisamente non è imperdibile. Si può dire che mi sia piaciucchiato, l'ho letto per curiosità ma a posteriori non mi sento di consigliarvelo caldamente come altri libri, tutto qui. Il mio voto è:
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